Scoppia un’altra bufera a Napoli, un nuovo caso nello spogliatoio: Garcia attaccato ancora dopo Osimhen e Kvaratskhelia.
Non sono servite le buone prestazioni in campionato e in Europa per placare gli animi dei calciatori del Napoli. C’è impazienza, frenesia nel trovare le giocate che riuscivano nella passata stagione. C’è amarezza per un gioco poco fluido, nonostante i pochi cambi effettuati quest’estate.
I fischi del Maradona sono emblematici. Lo sono stati gli applausi dopo il match contro il Real Madrid, quando il pubblico ha apprezzato la performance degli azzurri, forse ingiustamente puniti dalla rete di Valverde. E sono stati particolarmente copiosi i fischi post Napoli-Fiorentina, per via di una prestazione al di sotto delle aspettativa, confusionaria e poco pungente. Due-tre passi indietro rispetto alle vittorie contro Udinese e Lecce.
A peggiorar la situazione, ci pensa un nuovo caso scoppiato durante la partita, quando Garcia è stato mandato a quel paese dal suo calciatore.
Napoli, altro gesto eloquente contro Garcia: Politano non accetta la sostituzione
Prima Kvaratskhelia, poi Osimhen e ancora i conflitti con l’agente di Mario Rui e ora la nuova sostituzione difficile da digerire per Matteo Politano. L’ala azzurra è uno dei giocatori più in forma della squadra. Lo ha dimostrato anche contro il Real Madrid. Ma al 12esimo del secondo tempo di Napoli-Fiorentina è arrivata la sostituzione che ha infastidito l’esterno, il quale ha lasciato il posto a Cajuste non senza controbattere la decisione del mister.
Politano è uscito dal terreno di gioco visibilmente arrabbiato, quando il risultato era ancora sull’1-1 e c’era tutto un secondo tempo da sfruttare per ribaltare il punteggio. L’occhiataccia verso Garcia, settanta metri più in là , e poi quel gesto con il braccio molto simile a quello di Kvaratskhelia a Genova: tutto inquadrato dalle telecamere, che hanno mostrato l’insofferenza dell’ennesimo calciatore al cambio.
Certo, nulla in confronto a quanto accaduto con Osimhen a Bologna, quando il nigeriano aveva platealmente protestato contro il tecnico. Ma chiaramente sarà necessario un nuovo confronto tra giocatori e allenatori, perché non può esplodere un caso ad ogni cambio effettuato da Garcia.
La sosta servirà a raffreddare la rabbia per la sconfitta. A mente lucida i calciatori azzurri dovranno riordinare le idee e trovare nuove energie per preparare al meglio il ritorno in campo. Le prossime tre partite diranno a che punto sarà il Napoli: la trasferta a Verona, quella a Berlino in Champions League da non fallire in alcun modo e il big match interno contro il Milan, utile per riaccorciare le distanze con la vetta.