Marcus Thuram ha parlato a cuore aperto della scelta di venire all’Inter e dei suoi compagni di reparto
L’Inter va, anche se con le solite disattenzioni che costano punti importanti. Con Sassuolo e Bologna sono occasioni perse enormi, con il Milan che ne ha approfittato per strappare il primo posto e andare alla sosta in vetta solitaria.
Però la squadra di Inzaghi ha sempre creato tanto, forse con l’unica eccezione della serata buia di Champions con la Real Sociedad in cui comunque è riuscita a portare a casa un punto. L’ultima giornata di campionato ha lasciato parecchio amaro in bocca, ma il cammino è ancora lunghissimo. E i nuovi acquisti stanno già lasciando il segno, da Pavard a Carlos Augusto ma soprattutto Frattesi e Thuram. In particolare il francese ha segnato 3 gol e messo a referto ben 7 assist, tutti in campionato e in 8 partite. Numeri di grande livello, che mettono in evidenza la capacità da parte dell’ex Borussia di fare da rifinitore oltre che goleador. In una intervista a ‘L’Equipe’, Thuram ha ripercorso la decisione di arrivare all’Inter: “Ho trattato con molti club e non è stata una scelta facile perché sapevo che avrebbe definito la mia carriera. E so di aver fatto la scelta giusta”.
Anche perché l’Inter segue il figlio d’arte da parecchio tempo, almeno due anni. E a svelare un retroscena è stato lo stesso Thuram: “Due anni fa mi contattarono i nerazzurri, giocavo come esterno ma mi avevano già individuato come nove in attacco. Pochi avevano questa visione su di me. Avevano una conoscenza e un’idea molto precisa del mio potenziale sviluppo”.
Come detto, il francese classe ’97 aveva diverse possibilità a disposizione per continuare la sua carriera dopo il Borussia M’Gladbach. Dall’Inter alla Premier, dalla Liga allo stesso PSG. “Non chiedo a nessuno di capire la mia scelta. Chi conosce il calcio sa cosa rappresenta l’Inter, i giocatori immensi che ci hanno giocato. Quando indossiamo questa maglia indossiamo una storia. C’è un entusiasmo straordinario, è uno dei club più grandi in Europa. Poi la squadra funziona, è già consolidata, ha giocato la finale di Champions. La mia scelta è dovuta a tutte queste cose”. E Thuram si trova benissimo anche con Simone Inzaghi: “Con lui facciamo sempre qualcosa per un motivo chiaro. Un posizionamento, un movimento, tutto viene fatto per una buona ragione e in maniera precisissima. Lautaro? Uno dei migliori attaccanti al mondo. Sentiamo l’uno il gioco dell’altro. E anche stare con Sanchez è una ispirazione, non si scoraggia mai. Così anche Arnautovic, nei movimenti del corpo. È il club perfetto per continuare a crescere”.
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