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Lettieri, l’italiano che stravince all’estero: “Ecco il mio calcio” | ESCLUSIVO

Il suo Panevezys, club fondato solo nel 2015, ha stradominato il massimo campionato lituano: “Un anno e mezzo fa parlai col Genoa”

C’è un italiano all’estero che è a un passo da un traguardo storico. Il suo nome è Gino Lettieri, allenatore di 56 anni nato a Zurigo da genitori italiani: “In Svizzera sono solo nato. Sono subito tornato in Italia, dove ho vissuto otto anni frequentando anche le scuole – ha raccontato in esclusiva a Calciomercato.it – Poi i miei si sono trasferiti in Germania”, dove Lettieri è vissuto anche calcisticamente iniziando nelle giovanili del Monaco 1860 per chiudere al Falke.

Lettieri si racconta a Calciomercato.it
Gino Lettieri (Instagram) – calciomercato.it

Sempre al Monaco 1860 è cominciata la sua carriera da allenatore. Poi Augusta e un passaggio in Polonia, al Korona Kielce venendo premiato come miglior tecnico dell’anno. Nella stagione 2021/2022, per qualche mese, è stato in Grecia, all’Aek Atene come vice di Metaxas.

A settembre di un anno fa la chiamata del Panevezys, col quale sta scrivendo la storia del calcio lituano e di un club fondato solo nel 2015: “È stata una cosa improvvisa, mi ha chiamato un agente mio amico chiedendomi la disponibilità a guidare la squadra nella seconda parte di campionato. Siamo arrivati terzi e il presidente ha voluto che rimanessi a tutti i costi – ha raccontato Lettieri a Calciomercato.it – Ho deciso di continuare e poi è nata questa stagione”. Una stagione da record, col Panevezys virtualmente campione di Lituania. Ai rossoblù, in testa con 80 punti, basta farne un altro nelle 5 partite restanti per vincere il campionato mettendosi dietro club, come lo Zalgiris Vilnius (secondo in classifica e l’unica squadra che lo ha battuto), con budget nettamente superiori.

“Nel pre-campionato ci siamo preparati duramente, come piace a me, sia dal punto di vista fisico che tattico – ha sottolineato Lettieri parlando poi della sua filosofia calcistica – La mia è una mentalità italiana e tedesca. Amo giocare un calcio aggressivo, offensivo e verticale. Non sono per il tiki taka alla Guardiola, anche perché per fare quel tipo di calcio servono calciatori di grandissima qualità. Il mio modello è il calcio che Sacchi fece giocare al suo Milan, ma nella scorsa stagione ho ammirato molto quello del Napoli di Spalletti e, in parte, pure quello dell’Inter di Inzaghi. In finale di Champions ha fatto una gara straordinaria. La mia idea di calcio la accomuno a quella di Xabi Alonso e del suo Bayer. In partita posso utilizzare tre moduli, a seconda della situazione e dei momenti. Di solito partiamo con un 4-2-3-1. Faccio un calcio offensivo che, allo stesso tempo, tiene cura della difesa. Quest’anno abbiamo subito appena 11 gol, ma ne abbiamo segnati la bellezza di 60… Ai miei giocatori dico sempre che la fase difensiva fa vincere i campionati. Cosa mi ha sorpreso del calcio lituano? L’intensità e la fisicità delle partite, come in Polonia. Tatticamente e tecnicamente sono indietro, ma qui si gioca dal primo all’ultimo minuto, non ci si risparmia mai”.

Lettieri a Calciomercato.it: “Mi piacerebbe allenare in Italia”

Il Panevezys ha stradominato l’Optibet A Lyga anche grazie ai gol, 13 in tutto, del nicaraguense Smith: “È ancora giovane (24 anni, ndr) e con un grande potenziale, ha velocità e talento – evidenzia Lettieri – Potrebbe fare molto bene nel caso dovesse trasferirsi in una società con calciatori di livello superiore. Farebbe un salto di qualità”.

Lettieri si racconta a Calciomercato.it
Gino Lettieri (Instagram) – calciomercato.it

Dopo questa straordinaria stagione, Lettieri è molto ambito sul mercato: “Ho due-tre offerte di società prestigiose, ma che non sono in una buona situazione di classifica. Andrei via da qui solo se mi venisse proposto un progetto importante”. Niente, per ora, dall’Italia: “Be’, mi piacerebbe, anche se la mentalità di molte squadre è ancora troppo difensiva. Un anno e mezzo fa parlai con il Genoa. Erano interessati a me per un eventuale inserimento nello staff di Blessin, e ci furono dei discorsi anche per un possibile incarico nel settore giovanile, poi il club andò in B e alcuni programmi vennero ridimensionati. Magari presto verrò in Italia, però per giocare i playoff di Champions col Panevezys…”.

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