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Le ferite di Zaniolo: “Roma, che delusione. C’è chi promette e non mantiene”

Nicolò Zaniolo si racconta a cuore aperto dal ritiro della Nazionale: dai rimpianti e l’amarezza agli obiettivi

Tra gli uomini più discussi degli ultimi anni in Italia, Nicolò Zaniolo sembra ora aver trovato tranquillità realizzando il sogno di giocare in Premier League. L’ex talento della Roma si è rilanciato al Galatasaray e ora è arrivato all’Aston Villa, con cui sta prendendo le misure. E ora cercherà di essere decisivo in Nazionale dopo mesi tormentati nella capitale.

Nicolò Zaniolo
Zaniolo (LaPresse) – calciomercato.it

A proposito di Spalletti, Zaniolo dice: “All’Inter non ero pronto. Qui mi è sembrato subito un allenatore diretto, preparatissimo. Se vai bene te lo dice, se è male te lo dice in faccia. Preferisco che una persona mi dica ‘Sei scarso’, piuttosto che ti prometta mille cose e non mantenga nulla. Molti lo fanno”. E qui la prima stoccata a persone del suo passato, ovviamente non identificate. Zaniolo si è raccontato in una lunga intervista a ‘La Repubblica’: “Nomi non ne faccio, le guerre mediatiche non mi piacciono. Ma alla Roma le cose potevano finire in modo diverso: provo un grande amore per i tifosi, i miei compagni, la squadra, la città, e loro nei miei confronti. È una delusione che ho provato. Io ho delle responsabilità, ma anche altre persone. Quando ci sono casini così vuol dire che tutti ci abbiamo messo del nostro. Ma del passato non voglio parlare, ora sono in Premier e penso al futuro”.

Zaniolo: “Dopo gli infortuni sono diventato più professionale. Il calcio non ha memoria”

Di Nicolò Zaniolo si è parlato spesso e volentieri anche della sua vita fuori dal campo: “Sono un personaggio pubblico, ho 24 anni, è normale che i ragazzi e le ragazze si avvicinino a te anche per quello che fai. Succede a tutti i calciatori: è un fastidio. Io posso divertirmi, andare a ballare, ma non sono come mi descrivono: non ho grilli per la testa, mi alleno tutti i giorni, gioco, poi una volta a settimana vado a ballare. Mi serve a staccare la testa. Fare il calciatore è stressante anche a livello di pressioni. Che male c’è se col lunedì libero la domenica sera vado in discoteca?”

Nicolò Zaniolo (LaPresse) – calciomercato.it

Tra le svolte della sua carriera c’è stato un po’ a sorpresa anche il doppio infortunio al crociato: “Mi sono costati l’Europeo vinto dall’Italia e un anno e mezzo di carriera. Ma ho iniziato ad amare di più il mio lavoro. Prima mi divertivo e basta, ora è una cosa seria. Sono più professionale“. L’attaccante classe ’99 poi fissa gli obiettivi: “Mi piacerebbe vincere un grande torneo con la Nazionale: un Europeo, ma spero il Mondiale. E tanti trofei, di squadra e personali. Ma anche divertirmi. Ed essere felice. Cosa ho imparato dal calcio? Che il calcio non ha memoria. Inutile essere sulle nuvole se fai bene, ma pure abbattersi se sbagli una partita. È un’altalena: o sei un idolo o sei scarso. Conta altro nella vita: famiglia, amici, mio figlio, le persone con cui sei felice davvero”.

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