Nuovo caso in Nazionale, escluso dal ritiro: si scusa sui social

Giorni turbolenti per il movimento calcistico italiano: cacciato dal ritiro della Nazionale dopo un diverbio con un compagno, arrivano le scuse

Giornate turbolenti per l’Italia del calcio. Il caso Fagioli, Tonali e Zaniolo tiene banco con gli ultimi due costretti a lasciare il ritiro della Nazionale dopo aver ricevuto degli avvisi di garanzia dalla Procura di Torino per l’inchiesta sulle scommesse su piattaforme illegali.

Nazionale, Nasti cacciato dal ritiro
Italia (LaPresse) – Calciomercato.it

Ma sempre dal ritiro della Nazionale, questa volta l’Under 21, arriva un nuovo caso: Marco Nasti ĆØ stato rimandato a casa dal commissario tecnico Nunziata dopo una lite con un compagno di squadra. L’attaccante scuola Milan, attualmente in prestito al Bari, ha giĆ  lasciato il ritiro e non prenderĆ  parte all’impegno degli azzurrini contro i pari etĆ  della Norvegia (sfida in programma il 17 ottobre).

Pugno duro quindi da parte di Nunziata che ha voluto mandare un chiaro messaggio a Nasti ma anche agli altri azzurrini che fanno parte del giro della Nazionale.

Cacciato dalla Nazionale, le scuse di Nasti

Un messaggio che sembra aver colpito nel segno visto che lo stesso Nasti ha impiegato poco tempo per pubblicare scuse sui propri canali social.

Under 21, Nasti mandato a casa
Nasti (LaPresse) – Calciomercato.it

Il calciatore ha scritto in una storia Instagram di essersi giĆ  scusato privatamente ma di volerlo fare anche pubblicamente: “Ho grandi rispetto per i valori dello sport e della maglia azzurra. Mi dispiace per quanto accaduto nel ritiro della Nazionale“. Nasti ha poi concluso dicendo che “questa deve essere per me, e lo sarĆ , un’occasione di crescita”.

Il 21enne fa quindi ritorno al Bari dove troverĆ  un nuovo allenatore visto l’esonero di Mignani e la chiamata di Marino da parte di De Laurentiis. Con i pugliesi dovrĆ  archiviare la vicenda capitata in questi giorni e dimostrare di poter essere ancora importante per l’Under 21.

Impostazioni privacy