Mani Pulisic, l’ammissione dell’esterno americano lo ‘condanna’ dopo Genoa-Milan: che cosa dice il regolamento
In Nazionale Pulisic è tornato sul discusso episodio che ha deciso Genoa-Milan, ovvero il suo controllo in area di rigore per il gol del definitivo 1-0.
“A mio avviso comunque è stata una decisione giusta. – ha dichiarato l’esterno americano – Ho controllato il pallone con il petto ed è scivolato sull’ascella, ma non l’ho colpito con il braccio. Da regolamento non è fallo. Quando ho segnato non ho nemmeno pensato che ci potessero essere problemi, alla fine è stato giusto convalidare il gol”.
Il regolamento IFAB, però, smentisce il giocatore. Pulisic ha infatti ammesso il tocco con l’ascella e, secondo l’IFAB, è proprio “la base dell’ascella” a definire il confine per la punibilità del fallo di mano. Più precisamente il deltoide, cioè una manciata di centimetri a scendere dal vertice della spalla (dalla cucitura della giacca per capirci) è considerato ancora spalla, poi inizia il braccio. Il bicipite, cioè l’interno del braccio appena sotto l’ascella, è invece considerato punibile.
Genoa-Milan, Pulisic ammette il tocco con l’ascella: cosa dice il regolamento
L’IFAB ha inoltre chiarito che un tocco anche accidentale di mano in attacco dovrà essere punito solo se nella “immediatezza” dell’azione determina un gol o una chiara occasione da gol. Questo sarebbe ovviamente stato il caso di Pulisic.
Di fatto, l’ammissione di Pulisic aiuta a chiarire definitivamente l’episodio che ha scatenato le polemiche post Genoa-Milan. Anche il tocco alla base dell’ascella è considerato punibile. Come spiegato dal designatore Rocchi, però, la sala Var non avrebbe riscontrato questa evidenza.