L’annuncio in diretta sulla squalifica di Fagioli per l’inchiesta scommesse: “Probabilmente il patteggiamento del centrocampista verrà già incluso nel deferimento”
Squalifica Fagioli per la vicenda scommesse, in diretta sul canale Twitch di ‘Juventibus’ Luca Momblano si è esposto in merito alla sanzione che verrà comminata al centrocampista della Juventus, il quale ai pm ha confessato di aver scommesso anche su partite di calcio.
“La Juve sa che Fagioli riceverà una squalifica – ha detto il giornalista vicino all’ambiente bianconero – Probabilmente il patteggiamento del centrocampista verrà già incluso nel deferimento”. Momblano è poi uscito allo scoperto, svelando quelle che sono sue informazioni raccolte a proposito della sentenza sul numero 21 della squadra di Allegri.
“Quello che circola a Torino – le sue parole – è che Fagioli prenderà sei mesi di squalifica“. Se venisse confermata l’indiscrezione di Momblano, per il classe 2001 piacentino si tratterebbe di una sentenza e una squalifica piuttosto ‘soft’.
Ricordiamo che l’articolo 24 della Giustizia sportiva vieta “ai calciatori, così come a dirigenti, soci e tesserati delle società appartenenti al settore professionistico (…) di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente (…) che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA“.
Scommesse, squalifica non inferiore a sei mei per chi non informa la Procura federale
La violazione del divieto comporta “la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a tre anni e dell’ammenda non inferiore ad euro 25.000″.
Una squalifica “non inferiore a sei mesi” è prevista per coloro i quali “siano venuti a conoscenza in qualunque modo che società o persone abbiano posto o stiano per porre in essere taluno degli atti indicati ai commi 1 e 2, hanno l’obbligo di informarne, senza indugio, la Procura federale”. Per chi, insomma, sa della violazione e non ha ‘denunciato’.
Tornando a Fagioli, a ‘La Repubblica’ il papà Marco ha preso ovviamente le sue difese chiamando in causa gli agenti: “Molto di quello che leggo su di lui non è vero, però se provassi a spiegarlo ora non mi ascolterebbe nessuno. Col senno di poi, posso dire che forse qualcosa lo turbava, tuttavia non immaginavo niente del genere. Sarebbe utile che fossero i procuratori a mettere in guardia i giovani giocatori rispetto ai rischi a cui vanno incontro. Dovrebbero seguirli e consigliarli, sarebbe prezioso”.