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Ibra: “Se Tonali è malato, va aiutato. Leao-Balotelli? C’è un motivo se uno è in tribuna”

Zlatan Ibrahimovic a 360 gradi. Lo svedese è tornato a parlare e lo ha fatto dal palco del Festival dello Sport

All’evento, organizzato da La Gazzetta dello Sport, l’ex attaccante del Milan, ha parlato delle sue esperienze calcistiche, trattando diversi temi.

Ibra a 360 gradi al Festival dello Sport
Ibrahimovic – Calciomercato.it

Molti, chiaramente, sono legati all’attualità, come il caso scommesse, che vede coinvolti Sandro Tonali, che conosce molto bene: “So poco di questa storia – ammette Ibrahimovic -, non l’ho mai visto in difficoltà. Bisogna capire la situazione prima di giudicare. Se è malato di gioco bisogna aiutarlo, è come una droga. Dipende anche se è andato al casinò o se ha scommesso sul calcio, dipende”.

Immancabile un commento sul paragone Rafa Leao-Mario Balotelli che tanto ha fatto discutere nei giorni scorsi. Ibrahimovic sta dalla parte del portoghese: “Non si può neanche paragonare – tuona lo svedese – Se segna là, contro il Newcastle, con quel colpo di tacco è un genio. Solo i geni capiscono cosa devono fare lì. Per questo lui è in campo e Balotelli in tribuna. Mario? Quando un ragazzino ha l’occasione di sfruttare il proprio talento, deve farlo. Lui ha perso tutte le occasioni che ha avuto”.

Milan, Ibra: “Lo scudetto che mi ha dato più soddisfazioni”

Zlatan Ibrahimovic ha vinto tantissimo, ma il trofeo che gli ha dato più soddisfazioni è l’ultimo col Milan.

Ibra a 360 gradi al Festival dello Sport
Ibrahimovic (LaPresse) – Calciomercato.it

Il motivo è presto spiegato: “La squadra non era favorita, non sarebbe dovuta arrivare nemmeno tra le prime quattro. I giocatori non erano superstar. Era una squadra in cui non ero abituato a giocare, dove dovevi vincere sempre, per forza. Era una situazione dove potevano cambiare dirigenti e allenatori, ma noi siamo stati sempre uniti; non ho mai avuto un gruppo così forte, c’era un’atmosfera troppo forte. Non eravamo fenomeni, a parte io (ride, ndr.), ma ognuno ha usato la situazione per crescere. Si parlava di fortuna, bla bla bla, ma alla fine abbiamo vinto. Dopo Sassuolo, c’erano giocatori e membri dello staff che piangevano e lì hai capito cosa hai fatto. Nessuno ci credeva, ma io sono riuscito a fare quello che ho detto al primo giorno che sono tornato”.

Scudetti Juve? “Sono 38 e non 36. Abbiamo lottato tutti i giorni, per tutte le partite. Chi era in quella squadra sa cosa ha fatto e abbiamo dimostrato di essere i più forti in Italia”

Milan, Ibra: “Futuro? E’ il momento di conoscersi”

Arriva anche una battuta sul proprio futuro. L’ex giocatore non ha ancora deciso cosa fare da grande.

Ibra a 360 gradi al Festival dello Sport
Ibrahimovic (LaPresse) – Calciomercato.it

Lo svedese conferma i contatti avuti col Milan – “Sono passati 3-4 mesi, ho una libertà differente, faccio cose per me stesso. Nessuno mi dice quello che devo fare, sto prendendo tempo per capire cosa fare. Se entro in qualcosa voglio fare la differenza ed essere me stesso. Qualcosa la troviamo. Milan? Ho avuto qualche incontro con i boss, è il momento di conoscersi. Se riesci a portare qualcosa fai effetto, altrimenti no. Vedremo…”

Una battuta anche su Maldini, che in estate è stato mandato via – “Ho un buon rapporto con lui, mi dispiace, ma nel calcio tutto può cambiare. Sono felice per quello che ha fatto col Milan, come giocatore e come dirigente“.

Impossibile non parlare dello scontro avuto con Lukaku – “Mi dispiace che no ci sia stata un’altra sfida. Lo conosco, ho giocato con lui un anno. Non è quello che abbiamo visto in quella situazione e non mi aspettavo quell’atteggiamento. In Italia si diventa qualcosa che non sei ed è colpa dei giornalisti (sorride, ndr.), forse da lì si sentito re di Milano. Lukaku non è cattivo, ma ho difeso i miei compagni. Quello che ho fatto io invece è da me. E’ andato nella città del papa? Significa che sta giocando per me (sorride, ndr.)”.

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