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Inghilterra-Italia, Spalletti e l’annuncio su Tonali e Zaniolo: “Li riporteremo dentro”

Luciano Spalletti parla in conferenza stampa alla vigilia del match di domani sera contro l’Inghilterra a Wembley 

Dopo la vittoria contro Malta che si è consumata sabato sera al San Nicola di Bari, l‘Italia di Luciano Spalletti tornerà domani in campo contro l’Inghilterra di Southgate a Wembley in una replica della finalissima degli ultimi Europei vinti.

Inghilterra-Italia, Spalletti in conferenza
spalletti (LaPresse) – calciomercato.it

Una gara già fondamentale per misurare ambizioni e passi avanti degli azzurri che contro Malta hanno trionfato con un corposo 4-0 che ha lasciato buone sensazioni. In merito alla sfida di domani invece prende la parola come di consueto nella conferenza stampa di vigilia lo stesso Luciano Spalletti. Accanto a lui Giovanni Di Lorenzo: “Loro sono una grandissima squadra ma noi siamo forti, dovremo dimostrarlo domani. Abbiamo iniziato un nuovo percorso con un nuovo allenatore, i presupposti per fare una grande partita ci sono tutti”.

Quali sono le prime tre risposte che cerca da questa Nazionale? “Noi abbiamo fatto di tutto per avere delle risposte importanti. Dalla squadra mi aspetto che giochi un calcio libero, fatto di fluidità e personalità. Un calcio dinamico e moderno come va fatto ora soprattutto contro squadre di questo livello. Scamacca? Può essere la sua partita”.

L’ha rivista la finale dell’Europeo? Quella gara può dare qualche spunto? “L’ho vista in tv e credo chi fosse lì, in campo, abbia vissuto un’emozione unica. Vogliamo ispirarci a quello che è successo in quel match e far diventare questa la nostra storia. Faremo di tutto per questo. Vogliamo andare al confronto con la realtà e non ci siamo riempiti la testa di pensieri spaventosi. La realtà ci dirà di che livello siamo”.

Per fermare una squadra che gioca col 4-2-3-1 è meglio giocare con la difesa a quattro o a tre?
“L’ho vista in tv e credo chi fosse lì, in campo, abbia vissuto un’emozione unica. Vogliamo ispirarci a quello che è successo in quel match e far diventare questa la nostra storia. Faremo di tutto per questo. Vogliamo andare al confronto con la realtà e non ci siamo riempiti la testa di pensieri spaventosi. La realtà ci dirà di che livello siamo”.

Passerà tutto dalla qualità che avrete in fase di possesso? “Sì, passa tutto da lì. Come criterio se noi riusciamo a tenere la palla più di loro abbiamo più possibilità di vincere la partita. Poi ci sono coloro che la pensano diversamente, che non vogliono dare spazio alle spalle della linea per giocare in campo aperto. Però per ciò che si vede oggi in un confronto europeo vince di più chi gioca tenendo palla. Questa è un’idea che mi trova d’accordo”.

Può far paura giocare qui per chi non ci ha mai giocato? “Il calcio è fatto di opportunità e probabilmente chi non crede in questo ha dei pensieri che non glielo fanno vedere. Qui davvero puoi valutare di che livello sei, sono le situazioni che noi dobbiamo amare. Noi amiamo e dobbiamo amare questi confronti qui, è questo a fare la differenza. Il confronto con la realtà ti dà sempre la dimensione di ciò che sei realmente e non dobbiamo sfuggire da questo confronto, altrimenti bisogna cambiare mestiere”.

Qual è la sua valutazione sulla forza attuale dell’Italia? I due giocatori tornati a casa hanno indebolito l’Italia? Prova rabbia nel non averli a disposizione? “Non chiedo niente di più di ciò che ho a disposizione per questa partita. È chiaro che poi ci sono risultati che a volte non vanno come vorresti, ma rimane sempre una forza a disposizione che ci permette di giocare il calcio che vogliamo. Questa settimana ho visto grande attenzione, la testa sul pezzo. Ho visto grande ordine nell’andare a preparare la partita, sono molto fiducioso per la nostra prestazione. In merito a questa disavventura che tutti abbiamo subito e ha colpito qualche giovane del nostro calcio è una cosa che ci dispiace, ci fa male. Erano giocatori forti, ma abbiamo l’obbligo di andare avanti, di tenere in considerazione se questi ragazzi avranno una reazione corretta a ciò che gli è successo e di conseguenza riportarli dentro perché sono giocatori forti. Ma non dipendiamo da loro per il risultato che riusciremo a fare in partita”.

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