Settimana calda per il calcio italiano. Prima il caos scommesse, poi l’Italia a Wembley… e infine Milan-Juventus di domenica sera. Massimiliano Allegri inizia a pensare a una formazione, tra defezioni in difesa, dubbi in attacco… e veri buchi a centrocampo
Tutti i reparti bianconeri in qualche maniera sono a corto di uomini, ma la mediana soffre più degli altri: mancano due pedine come Paul Pogba e Nicolò Fagioli. L’allenatore bianconero, però, può fare riferimento anche su Hans Nicolussi Caviglia.
I dubbi in attacco portano i nomi dei soliti noti: Dusan Vlahovic e Federico Chiesa. Incertezza che proseguirà almeno sino a sabato, vigilia del big match tra Milan e Juventus. In difesa, oltre ad Alex Sandro già fermo, si è aggiunto Danilo: è di ieri l’esito degli esami del J Medical che hanno evidenziato una lesione di basso grado al bicipite femorale della coscia sinistra. Capitano out una ventina di giorni.
Le cose non vanno meglio però a centrocampo. Per vicende processuali note, sia Paul Pogba sia Nicolò Fagioli – in attesa di deferimenti e sentenze definitive – non saranno comunque a disposizione. Le due parabole raccontano di storie diverse, e probabilmente di scenari differenti sul futuro, ma nella stretta contingenza attuale lasciano Allegri senza due pedine per il proprio centrocampo. La Juventus perde due potenziali titolari.
Ecco dunque che, almeno fino a gennaio, bisognerà ‘fare il pane con la farina che si ha’. Può essere dunque il momento di Hans Nicolussi Caviglia, tanto talentuoso quanto sfortunato centrocampista di scuola bianconera.
Juventus, Allegri e il centrocampo: sono rimasti in cinque. E’ il momento di Nicolussi Caviglia
I centrocampisti a disposizione di Massimiliano Allegri attualmente in rosa sono: Rabiot, Locatelli, Miretti, McKennie e Nicolussi Caviglia.
Al netto di esperimenti tattici, vedi Samuel Iling Jr impiegato come mezzala, o arretramenti di azione come Kenan Yildiz messo sulla mediana, la coperta è corta. Di ruolo, in mezzo al campo, ce ne sono cinque. Tra l’altro, sinora McKennie è stato impiegato maggiormente sulla fascia.
Hans Nicolussi Caviglia non ha giocato neanche in un minuto in questa stagione. Cresciuto a pane e Juventus, il classe 2000 inizia a giocare nel 2018 nella Next Gen (allora U23) dopo tutta la trafila nelle giovanili bianconere. Il primo anno in Serie C lo mette sotto la luce dei riflettori. Tecnica, gestione del ritmo gara e testa da veterano impressionano tutti gli addetti ai lavori. L’anno dopo, lo step in Serie B con la maglia del Perugia: 29 presenze per lui nella stagione 19/20, poi il passaggio al Parma e l’inizio del calvario. Si rompe il legamento crociato nella stagione 20/21 e torna alla Juventus Next Gen per l’annata 21/22, ma colleziona solo sette presenze. In sostanza, perde due stagioni.
Lo scorso anno è quello del ritorno alla continuità, prima metà di stagione col Sudtirol nella serie cadetta, poi il passaggio e metà campionato in Serie A con la maglia della Salernitana. In totale sono 30 le presenze per Hans, che dimostra di poterci stare in massima serie. E i problemi fisici paiono superati. La testa, quella no, non è mai mancata al valdostano. Ecco dunque la volontà di restare alla Juventus in estate, pronto per giocarsi le proprie carte. La contingenza del momento potrebbe aver reso i tempi maturi. Hans Nicolussi Caviglia ora è davvero pronto a prendersi la sua amata Juve.