Negli ultimi giorni si è parlato con una certa insistenza dell’interesse della Juventus per Lazar Samardzic, centrocampista avanzato dell’Udinese: le ultimissime notizie sul calciomercato del campionato italiano di Serie A
La Juventus di Massimiliano Allegri, dopo una finestra di calciomercato non particolarmente scoppiettante, deve ora fare i conti con due assenze decisamente inaspettate nel mese di agosto: stiamo parlando delle defezioni che terranno lontano dal rettangolo verde Paul Pogba e Nicolò Fagioli.
Il primo è risultato positivo al test antidoping, mentre il secondo è il perno, il ‘paziente zero’, del caso calcioscommesse. Due assenze molto molto pesanti per la Juventus che, in vista delle prossime finestre dei trasferimenti, dovrà per forza di cose trovare dei correttivi. Il nome più caldo degli ultimi giorni è quello di Lazar Samardzic, fantasista di proprietà dell’Udinese di Andrea Sottil. I friulani, che non hanno più ceduto il loro talento all’Inter nell’ultima estate di calciomercato, potrebbero lasciarlo andare già a gennaio. Ma è Samardzic ciò che serve davvero alla Juventus di Massimiliano Allegri? Ci sono degli aspetti in cui vi diremmo di sì ed altri in cui la risposta è decisamente no. Andiamo a scoprire perché sia dal punto di vista tattico che dell’organico a disposizione dell’allenatore livornese.
Fantasia sì, filtro? L’impatto che avrebbe Samardzic alla Juventus
Sul talento e sulle qualità di Lazar Samardzic non si può assolutamente discutere. Il calciatore dell’Udinese, anche in questa annata complicata, si sta dimostrando un vero e proprio campione. Nella Juventus però ci sono alcuni dubbi. La mediana bianconera magari avrebbe più bisogno di un mediano naturale che faccia spostare Manuel Locatelli nella sua posizione originaria e che dia più adito alla prima impostazione della Vecchia Signora. L’ex Sassuolo, libero dai compiti di regia e filtro, avrebbe molto più margine di manovra.
Un margine che, in mano a Samardzic, potrebbe, d’altro canto, essere devastante. Le sgasate a campo aperto del 2002 dell’Udinese sarebbero potenzialmente mortifere per le difese avversarie, nonostante mancherebbe tutto quel lavoro di copertura che tanto piace ad un allenatore vecchio stampo come Massimiliano Allegri.