Mario Balotelli e la Nazionale. L’attaccante italiano ha parlato a Vox to Box, su TvPlay, del suo rapporto con l’azzurro
Il giocatore è tornato sulle mancate convocazioni quando sulla panchina dell’Italia c’erano prima Ventura e poi Mancini.
Si torna dunque indietro di qualche anno, quando l’Italia fu costretta a giocare lo spareggio con la Svezia per poter centrare la qualificazione ai Mondiali 2018. In quella circostanza Balotelli poteva tornare in Nazionale: “Ventura era venuto a Nizza, avevamo parlato – ammette l’attaccante – e mi disse ‘Non ti convoco perché voglio puntare sul gruppo attuale, ma vorrei fare una squadra per te per il Mondiale’. Ci sono rimasto male, c’è stato un momento che ho odiato il sistema della Nazionale. Adesso non guardo le partite degli azzurri perché sto male, vorrei giocarle io”.
Convocazione sfumata anche per Italia-Macedonia – “Ho un ottimo rapporto con Mancini – prosegue Balotelli -. La mia più grande sofferenza è stata contro la Macedonia, quando non mi ha convocato. Nello stage avevo parlato con lui e il suo assistente, e la mia convocazione sembrava scontata. Me lo hanno detto, al 90% sarei stato chiamato, ma non è successo e ho provato a mettermi in contatto con loro e nessuno mi ha risposto. Nessuno ha avuto il coraggio di dirmi perché ero stato escluso, ma sono certo che non è nemmeno una sua scelta. E’ chiaro che nei piani alti e qualcuno della squadra non mi voleva“.
Balotelli: “Amo la Nazionale. Nessuno ha la mia qualità”
Balotelli non smettere di credere nelle sue qualità e non ha dubbi sul ritenersi il migliore a livello qualitativo.
Nessuno come Balotelli – “Io in Nazionale divento un altro giocatore – prosegue Balotelli. A livello di qualità non c’è nessuno come me in Italia. Anch’io farei giocare Scamacca titolare, ma nessuno può fare la differenza più di me negli ultimi 15 minuti di una partita”
Sogno Nazionale – Impazzisco quando mi si dice che non mi interessa l’Italia, io con l’Italia mi sono preso colpe che non avevo, io amo la Nazionale. Io dopo la mancata convocazione contro la Macedonia mi ero detto di non andare più. Poi ragionandoci bene ho capito che non si può dire no all’Italia”.