Arriva l’investitura dal più grande: il futuro del tecnico appare davvero già scritto. Il punto della situazione
Gli impegni delle nazionali sono finalmente andati in archivio. I campionati riprenderanno così nel weekend con match davvero interessanti un po’ in tutta Europa.
In Italia c’è grande attesa soprattutto per Milan-Juventus, ma è in Inghilterra che si assisterà ad un turno davvero indimenticabile: si inizierà con il derby di Liverpool per proseguire con quello di Londra tra Chelsea e Arsenal, ma gli amanti del calcio avranno occhi solo per Manchester City-Brighton in programma domani alle ore 16.00.
Sarà la sfida, valevole per la nona giornata di Premier League, che metterà di fronte, Pep Guardiola e Roberto De Zerbi. Lo spettacolo, di certo, non mancherà, ma sarà un match che ha sapore di futuro. Sì, perché non è un segreto che in Inghilterra si sta facendo sempre più insistente la voce che vorrebbe l’italiano proprio sulla panchina dei Citizens al posto dello spagnolo. Il gioco offerto dall’ex Sassuolo è particolarmente apprezzato dalla critica, ma anche dallo stesso Guardiola.
Manchester City, Guardiola incorona De Zerbi: la rivelazione dello spagnolo
E’ il Telegraph a svelare un curioso retroscena: nell’ultima sfida tra i due tecnici,
dello scorso 24 maggio, in un clima di festa per il titolo vinto dal City e per la storica conquista di un posto in Europa da parte del Brighton, Guardiola si sarebbe fermato a parlare con alcuni giocatori di De Zerbi, confessando loro che l’italiano sarebbe l’allenatore perfetto per sostituirlo.
Una vera investitura per un allenatore che appare destinato a grandi palcoscenici. Pep Guardiola ha un contratto in scadenza il 30 giugno 2025, ed è proprio questo l’anno da cerchiare in rosso.
Un anno che potrebbe vedere cambiare tante panchina. In Serie A, ad esempio, quasi tutti i top allenatori hanno un accordo che si concluderà nello stesso anno del tecnico spagnolo: da Massimiliano Allegri, passando per Stefano Pioli e Simone Inzaghi. Ma anche Maurizio Sarri e Rudi Garcia vedranno scadere il proprio contratto nel 2025. Un anno che sembra essere davvero quello giusto per le rivoluzioni in panchina.