Rudi Garcia riparte da Verona, ma tira le orecchie ai suoi calciatori: l’accusa sul calo di attenzione e la testa già alla Champions.
Il Napoli prova a spazzare via le polemiche con una prestazione convincente a Verona. Senza Osimhen, il tridente disegnato da Garcia ha reso ugualmente bene. Ottima la gara di Raspadori da falso nueve; ottime le performance di Kvaratskhelia e Politano.
Sono state settimane difficili per il tecnico francese, messo in discussione dalla piazza e non solo. Garcia alla vigilia ha sottolineato come la stampa fosse stata poco carina nei suoi confronti, specialmente quella parte che lo aveva già fatto fuori prima del tempo. La squadra, però, ha reagito alle critiche e si è compattata in queste settimane a Castel Volturno, sotto gli occhi attenti del presidente Aurelio De Laurentiis.
Merito della vittoria a Verona va sicuramente dato a Zielinski, uno dei migliori, Cajuste, ma anche Meret e il trio offensivo: “Abbiamo preso una rete con un po’ di sfortuna, stasera dovevamo fare anche più gol – ha sottolineato Garcia ai microfoni di DAZN – Bene il tridente con Kvaratskhelia, Raspadori e Politano. Menzione speciale ad Alex Meret“.
Garcia e la testa già alla Champions: “Devo lottare contro questo problema”
Tra le piacevoli sorprese della giornata figura Giacomo Raspadori, che non era dato per favorito nel ballottaggio con Simeone: “Jack lega il gioco, sapevamo che per avere un gioco offensivo di qualità, ci serviva – ecco spiegata l’assenza dell’attaccante argentino dal primo minuto – In questa rosa abbiamo la fortuna di avere sia Osimhen, sia il Cholito che Raspadori. Io sono tranquillo anche senza Victor. Abbiamo fatto solo tre gol, potevamo farne di più. Ma Meret è stato bravissimo oggi”.
Successivamente, Garcia ha tirato un po’ le orecchie ai suoi ragazzi, che sul 3-0 hanno mollato la presa, accusandoli di pensare già alla partita di Champions League contro l’Union Berlino: “L’allenatore non è mai contento quando stai vincendo 3-0 e lasci gli avversari tirare molto negli ultimi trenta minuti. Però ci può stare, martedì ci sarà la Champions League. E’ normale che qualcuno pensa alla partita. Lotterò contro questa cosa. Ma psicologicamente ci può stare”.
Non è la prima volta che l’allenatore del Napoli si soffermi su questo aspetto della distrazione dalla Champions League. Infatti, a seguito del pareggio contro il Genoa a Marassi, tra le cause del passo falso, Garcia aveva menzionato anche il debutto in Champions League che ci sarebbe stato qualche giorno dopo contro il Braga.
Infine, una battuta sulla nuova esultanza del georgiano, il quale dopo le reti scocca le frecce verso gli spalti: “Basta che non la freccia non la prendo io”. Garcia ritrova il sorriso, ma resta con i piedi per terra. E’ stato messo un piccolo mattoncino: per costruire qualcosa di importante servono altre partite convincenti come questo pomeriggio.