Le ultimissime in vista del big match del ‘Meazza’ tra la squadra di Pioli e quella di Allegri valevole per la nona giornata di Serie A
Leao tra i protagonisti della vigilia di Milan-Juve, un match che non ha bisogno di presentazioni e che avrà comunque la sua importanza, nonostante siamo solo alla nona giornata di campionato, in chiave Scudetto.
Entrambe arrivano incerottate alla sfida del ‘Meazza’, anche se nelle ultime ore i bianconeri hanno recuperato Federico Chiesa, perlomeno per la panchina. Sta forse messo peggio Pioli, il quale dovrà rinunciare a Maignan e Theo Hernandez. Così come a Sportiello, con il tecnico che sarà obbligato a schierare in porta il terzo portiere, Mirante, che non gioca da una vita. E Leao? Il portoghese punta a una svolta proprio nel big match di San Siro, ma c’è chi, a sorpresa, domani (e non solo) non lo farebbe giocare. Parliamo di Arrigo Sacchi.
“Lo terrei fuori – ha detto il grande ex Milan a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Per una o due partite lo lascerei in panchina. Prima di acquistare un giocatore, io guardavo molto la persona – sottolinea Sacchi, da tempo particolarmente critico nei confronti di Leao che nell’ultimo mese ha reso al di sotto delle aspettative – Lui avrebbe tanto, tantissimo, e credo sia assolutamente un bravo ragazzo, ma nel calcio si gioca in undici e tutti devono correre nonché avere una posizione sul campo. Da noi correvano tutti. Una volta mi chiamò Allodi dicendomi: ‘Arrigo, vedo che fai correre Virdis. Allora sei bravo bravo bravo’
Milan-Juventus, Sacchi ‘punge’ Allegri: “Sappiamo già che non giocherà da collettivo”
Nell’intervista alla ‘rosea’, Sacchi ha ovviamente detto la sua anche sulla partita tra rossoneri e bianconeri: “Il Milan è più forte e, dunque, molto dipenderà dal Milan stesso”.
Nella sua analisi, non manca la ‘frecciata’ ad Allegri: “Se è un collettivo, il Milan deve giocare da collettivo. Così metterebbe in difficoltà la Juventus, perché sappiamo già che la Juve non riuscirà a giocare da collettivo. Difenderà con dieci-undici giocatori puntando sulle ripartenze e sugli errori della squadra di Pioli”.