Una scuola calcio toscana reclama l’ingiustizia sulla disparità di trattamento tra professionisti e non sul questioni legate alle scommesse nel calcio
Tre giovanissimi ragazzi del Montignoso, scuola calcio della provincia di Pisa, e il loro allenatore vennero squalificati per 4 anni per calcioscommesse lo scorso febbraio. La scelta della FIGC venne presa dopo aver esaminato delle prove riguardo una partita del 2022 del campionato Giovanissimi Regionali Under 15. Ora il club denuncia l’ingiustizia.
Sembra la trama di un film satirico ai limiti del reale, ma invece è tutto vero. La FIGC nei giorni in cui la parola “Calcioscomesse” risuona tra le pagine di tutti i giornali, rientra nell’occhio del ciclone per una maxi squalifica inflitta lo scorso febbraio a dei ragazzi di 14 anni della provincia di Pisa. Oltre ad aver privato per 4 anni dei bambini della possibilità di praticare il loro sport preferito, la loro scuola calcio è stata penalizzata di 4 punti.
Il fatto incriminato è una partita del 2022 del campionato Giovanissimi Regionale Under 15, tra il Montignoso e lo Zambra. Il risultato finale dell’incontro permetteva ad entrambe le squadre di rimanere nella categoria, a discapito del Floria Grassina Belmonte che sarebbe invece retrocesso. Pochi giorni dopo, vennero portate delle prove alla procura federale per denunciare una presunta alterazione del match in questione.
Il Montignoso, dopo tutto quello che è successo nell’ultimo periodo con Tonali e Fagioli, ha deciso di rispolverare la questione diramando un comunicato in cui viene denunciata l’ingiustizia subita da questi ragazzi. Le parole della scuola calcio sono una critica contro la FIGC: “Dei bambini di 14 anni dovranno rispettare 4 anni di squalifica. Al contrario professionisti del massimo campionato ottengono la riduzione di pena. I nostri atleti giocano e basta, mentre gli altri muovono il business”.
Scandalo calcioscomesse: la denuncia di una scuola calcio
Il Montignoso ha aperta un vaso di Pandora che ha smosso l’opinione pubblica. In un momento delicato per le scommesse calcistiche in Italia, il comunicato di denuncia del club fa moltissimo clamore.
Il comunicato stampa del Montignoso è un manifesto di denuncia che utilizza il calcio come veicolo per qualcosa di più grande. Si tratta dell’eterno confronto tra Davide e Golia, tra i ricchi e poveri, tra i forti e deboli. In un momento in cui tutto il mondo dello sport italiano è stato scosso dai casi di calcioscommesse, la scelta dello scorso febbraio della FIGC di squalificare dei ragazzi di 14 anni per aver truccato un partite del campionato Under 15 torna a fare clamore.
Il Montignoso tenta di denunciare le disparità di trattamento tra la Serie A e le scuole calcio: “Chi non conta per gli interessi del Palazzo può essere tranquillamente sacrificato, soprattutto se sono dei bambini”. In particolare, poi, il club dilettantistico ci ha tenuto a sottolineare che i ragazzi squalificati erano tutti minorenni. Perciò le colpe non dovrebbero ricadere su di loro, ma al massimo sugli adulti che li controllano.
Simone Giri