Dopo la vicenda legata alla positività è arrivata la reazione anche di Alejandro Gomez, che ha detto la sua in una lunga nota sui social
In casa Monza non è un momento facile dopo la positività del ‘Papu’ Gomez ad un controllo risalente al novembre 2022, quando l’argentino militava ancora al Siviglia. Una brutta botta per il fantasista di Palladino che ha dovuto incassare uno stop di due anni.
Una vicenda aperta e ricca di sfaccettature che oggi ha anche portato ad una battuta di Mourinho dopo Roma-Monza. Intanto proprio nel pomeriggio odierno, in merito alla questione, è intervenuto proprio Gomez, che attraverso i suoi profili social ufficiali ha diramato un lungo comunicato in cui spiega tutto per step: “1) Innanzitutto, confermo che ieri mi è stata notificata la decisione del Comitato Sanzionatorio Antidoping della Commissione Spagnola per la Lotta al Doping nello Sport, con la quale è stata decisa la sospensione della mia licenza federale per un periodo di due anni.
2) Non solo ho sempre rispettato rigorosamente tutti i regolamenti, ma mi sono anche posto come un convinto difensore dello sport pulito e della sportività, condannando e rifiutando categoricamente ogni forma di doping.
3) Non ho mai avuto e non avrò mai l’intenzione di ricorrere a una pratica vietata”.
Dallo sciroppo alle azioni legali: parla Gomez
All’interno della nota Gomez ha quindi concluso con altri tre punti importanti:
“4) L’ipotesi di reato deriva dalla presenza di Terbutalina nel mio organismo in conseguenza del fatto che ho ricevuto per sbaglio, involontariamente e senza volerlo, un cucchiaio di sciroppo per la tosse di mio figlio piccolo. Va comunque precisato che l’uso terapeutico della terbutalina è consentito agli sportivi professionisti e che non migliora in alcun modo le prestazioni sportive nel calcio.
5) Senza entrare nel merito, ho deferito la questione ai miei legali perché ritengo che il procedimento disciplinare non si sia svolto nel rispetto delle regole.
6) Infine, desidero ringraziarvi per tutte le manifestazioni di affetto e di sostegno che ho ricevuto in questo difficile momento professionale”.