Mourinho prende la parola in conferenza stampa dopo la partita movimentatissima tra Roma e Monza: il portoghese salterà ancora l’Inter
Vittoria faticosissima per la Roma, che ha la meglio del Monza solo al 90′ nonostante la superiorità numerica. Il gol di El Shaarawy fa esplodere l’Olimpico scatenando poi il parapiglia negli ultimi secondi tra le due panchine e il rosso a Mourinho.
Lo stesso Special One è poi intervenuto in conferenza stampa, partendo dalle emozioni di Stephan El Shaarawy: “Penso che è più duro per una persona essere accusato di qualcosa che non ha fatto, piuttosto che essere accusato di qualcosa che ha fatto. Per esperienza quando succede qualcosa di negativo chi soffre di più è sempre la famiglia, la fidanzata, i genitori, il fratello, chi è più vicino. E questo ti fa soffrire ancora di più. Lui mi ha parlato, mi ha detto ‘zero, non ti preoccupare mister’. Per questo il club ha fatto un comunicato a supporto, perché sono sicuri al 100%. L’ho visto allenarsi bene, anche la partita in Nazionale gli ha fatto bene per l’autostima. In un momento della partita in cui giocavamo male avevamo bisogno di fare qualcosa per cambiare. Il cambio di struttura e di giocatori ha migliorato la squadra offensivamente e ha lasciato la squadra difensivamente aperta a una possibile sconfitta. Loro hanno avuto delle palle gol. Il mio collega del Monza lo ha notato e ha cambiato la struttura, con Mota e Vignato potevano vincere. La partita è stata di qualità tecnica bassissima, ma di grande qualità emozionale”.
Roma-Monza, Mourinho: “Dall’espulsione giocati solo 20 minuti”. Poi ‘scherza’ su Gomez
Poi Mourinho sottolinea l’assenza simultanea di Pellegrini e Dybala: “Non averli entrambi cambia tutto per noi. Nelle difficoltà abbiamo trovato questa situazione di rischio. Onestamente dico fare un punto o zero punti col Monza non cambia. Abbiamo giocato 20 minuti e non 60 con un giocatore in più, tra cambi, la barella, le interruzioni, ma hai bisogno solo di vincere. Un punto o zero cambia poco, cambia solo l’autostima. Abbiamo rischiato. Se avessimo perso sarebbe stata colpa mia perché ho fatto quei cambi. “Ho sentito che potevo vincere ma anche che potevo perdere. Non dico che ho avuto paura perché in panchina non c’è tempo di sentire paura”.
E ancora sulla positività di Gomez, che nella finale di Budapest era in panchina al Siviglia: “Gomez non ha giocato in finale, mi sembra contro la Juve in semifinale già con un controllo positivo. Non è un problema mio. Io ho un po’ di tosse ma non voglio prendere quello sciroppo lì e farmi controllare, altrimenti vado in difficoltà”. In conclusione ancora sulla partita: “Loro sono stati bravissimi anche in 10, non si sono messi dietro aspettando la fine. Bravi a trasformare una partita di 90 minuti in una partita da 20 minuti, anche questo è un talento. Non è ironia. Io sarei frustrato di tornare a casa con zero punti per quello che hanno fatto. Hanno giocatori bravi come Gagliardini e Pessina, non parliamo di Tonino e Peppino, hanno esperienza, ci hanno creato difficoltà. Per questo ho esultato così”.