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Bufera sul caso scommesse: “Dipinti come mostri”

Dal caso scommesse, che mediaticamente ha attirato l’attenzione nell’ultimo periodo, alla vicenda legata ai diritti TV: l’opinione di Fabrizio Biasin 

Sono stati giorni particolarmente intensi gli ultimi per il calcio italiano. Prima la vicenda scommesse arrivata come una tempesta durante la sosta per le nazionali, poi la ripresa del campionato ed infine la questione dei diritti TV che ha infiammato la giornata odierna con reazioni importanti.

Biasin su scommesse e diritti Tv
Nicolò Fagioli (LaPresse) – calciomercato.it

A fare il punto della situazione ci ha pensato il giornalista di ‘Libero’, Fabrizio Biasin, che ai microfoni di TvPlay in diretta Twitch, ha affermato: “Le parole di Corona sono state alimentate da una diffusione mediatica incredibile, da televisioni e giornali, ma anche colleghi che si sono interessati a riportare certe dichiarazioni senza porsi il problema se c’era qualcosa di concreto dietro, oppure no”.

Sulla vicenda scommesse ha poi aggiunto: “Il caso scommesse è uno scandalo, con alcuni giocatori che hanno ammesso le proprie responsabilità, ma è anche uno scandalo che ci siano stati calciatori che sono stati dipinti come mostri e quell’etichetta non è facile da togliersela di dosso. Poi sicuramente qualcosa c’è, ma stiamo creando dei casi”.

Come cambiano i diritti TV: le due strade

Oggi sono stati anche assegnati i diritti TV della Serie A per il quinquennio 2024/2029, con gli stessi che restano a Dazn e Sky.

Biasin su scommesse e diritti Tv
Serie A logo (LaPresse) -Calciomercato.it

Una situazione che ha creato qualche polemica e che da Biasin viene così analizzata: “C’è chi sostiene sia giusto continuare con l’accoppiata Sky-DAZN, mentre De Laurentiis è più ambizioso, avrebbe voluto una strategia più sul modello all’inglese”.

E poi ancora: “Sul fatto che si sia firmato per ben 5 anni penso sia una scelta discutibile, è un po’ troppo: su questo il presidente del Napoli ha ragione”. Un rischio anche secondo il giornalista che conclude: “Si poteva provare a fare una cosa nuova e diversa per dare una svolta al nostro calcio, invece si è scelto di portare a casa il più possibile a livello economico”.

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