Nicolò Fagioli in terapia per risolvere i problemi di ludopatia, parla lo psicologo che ha ha in cura il giocatore della Juventus
Il primo protagonista in negativo del caso scommesse è stato Nicolò Fagioli, colui da cui l’inchiesta in corso è partita e che è già stato fermato dalla giustizia sportiva. Con il patteggiamento, sette mesi di stop per lui, che potrà tornare in campo all’ultima giornata di campionato. Intanto, il giovane centrocampista della Juventus dovrà ricostruirsi psicologicamente dopo l’accaduto.
Il suo percorso di recupero è già partito da un po’. Da un mese e mezzo viene seguito da Paolo Jarre, psicoterapeuta in pensione, che ha raccontato la sua cura alla ‘Gazzetta dello Sport’: “Ci vediamo due volte a settimana, ho trovato un ragazzo educato e gentile che si è reso conto della gravità di quanto ha fatto. Una ruota sgonfia ma non bucata. Non ha mai manifestato l’idea di lasciare il calcio, per spronarlo gli ho raccontato di Paolo Rossi. In teoria può ancora disputare Euro 2024, sarà uno stimolo importante nella nostra terapia. Riusciremo a recuperare il giocatore e l’uomo”. Poi, l’allarme: “Siamo di fronte a un problema dal punto di vista statistico e sociale, dopo di lui temo ce ne saranno altri”.