La Juventus vince al ‘Meazza’ contro il Milan. A San Siro passa la ‘Signora’ grazie al gol ‘del destino’ di Manuel Locatelli, anche fortuito. Una Juve molto ‘allegria’ strappa i tre punti e si lancia nelle zone nobili della classifica
Ieri sera, un protagonista inatteso. O forse, sottovalutato dai più, tra tifosi e addetti ai lavori. Difeso sempre da mister Allegri che lo conosce da tempo e lo stima molto: Daniele Rugani.
La Juventus passa a San Siro di corto muso, è il caso di dirlo. Vittoria di misura, ma di un’importanza spaventosa per la classifica. Una partita non bellissima, con qualche lampo ma molto equilibrata. Defezioni importanti per entrambe le compagini, ecco che quindi tra le file bianconere compare Daniele Rugani, scudiero fido di Massimiliano Allegri, che lo aveva anche nel primo ciclo vincente a Torino.
Un giocatore, il classe ’94, che forse non ha rispettato appieno le aspettative di quando era a Empoli ma che, rientrato alla Juventus si è ritagliato nuovamente un ruolo importante, è diventato uno dei calciatori che fanno dormire sonni tranquilli al tecnico livornese. Lo aveva detto Allegri in conferenza: “Sono sereno, abbiamo Daniele e Dean Huijsen”, in riferimento alla mancanza del brasiliano Danilo. Una profezia, o forse banalmente la certezza di avere delle garanzie anche tra le seconde linee. Chiaro è che il discorso per il giovane olandese è diverso, ma Rugani da titolare ha fatto un figurone.
“Chiedete scusa a Daniele Rugani”, si leggeva sui social nelle ore dopo il big match. Frase provocatoria, ma che ben descrive la posizione che si è ritagliato il difensore italiano. Schierato dal primo minuto, doveva fronteggiare Pulic e Giroud. L’espulsione di Thiaw ha indirizzato il match, provocando anche la successiva sostituzione dell’americano, ma l’intervento su Leao nel secondo tempo, immolandosi, ben spiega la concentrazione del centrale. Che ieri non ha sbagliato nulla, perché di questo si tratta.
Juventus, Daniele Rugani perfetto col Milan: scudiero di Allegri, guarda al rinnovo
La difesa della Juventus è la vera arma in più di questo inizio di stagione. Sbandamento col Sassuolo a parte, la fase difensiva della Juve sta portando punti importanti e se manca Danilo, c’è Rugani a prendersi lo scettro.
Alle volte, in conferenza stampa o ai microfoni, pare che mister Allegri lo faccia apposta: “Non c’è questo, gioca l’altro. Non c’è problema”, un leit motiv quasi dato per assodato. Eppure, ieri ha avuto ragione. La difesa della Juventus ha risposto alla grande. Il duello Gatti-Leao è stato stravinto dal bianconero. E Rugani, il più esperto dei tre in difesa, ha messo in campo una prova di una pulizia tecnica e tattica come non faceva da tempo. Il giocatore nativo di Lucca pare totalmente rientrato nel mondo Juve e anche più fiducioso.
Sulla personalità accresciuta di Daniele, il tecnico bianconero ha puntato più volte. E si capisce ora il perché. Allegri si fida del ’94, che quando gioca difficilmente sbaglia. Gli anni con Barzagli-Bonucci-Chiellini davanti a lui sono lontani. Ed è chiaro che il paragone fosse ingombrante per (l’allora giovane) Rugani, ma in questa rosa, la sua esperienza e capacità di lettura possono essere preziose. Ecco perché la Juventus lavora al prolungamento del contratto che scade nel 2024, con un ingaggio spalmato. C’è la volontà di mantenere il difensore a Torino: importante carta da giocare quando serve e che difficilmente tradisce Allegri.