Momento decisamente negativo per un giocatore della Lazio che ha vissuto attimi di paura per essere stato aggredito con una pistola.
La Lazio, nell’ultima giornata di campionato, ha vinto in casa del Sassuolo confermando i segnali positivi che erano stati mostrati contro l’Atalanta prima della sosta per le nazionali. Prestazione perfetta da parte dei biancocelesti che hanno chiuso la pratica nei primi quarantacinque minuti per poi gestire nella ripresa senza correre nessun rischio; risposta importante, dunque, da parte dei ragazzi di Sarri che ora devono pensare alla Champions e ad una partita fondamentale in ottica passaggi del turno.
In casa del Sassuolo è stata una gara giocata ad alti livelli da parte di tutti i giocatori di Sarri; tra i protagonisti non possiamo non menzionare Marusic, terzino sinistro con la possibilità di essere impiegato anche sulla corsia opposta. Giocatore duttile tatticamente e in grado, nel sistema di gioco biancoceleste, di essere determinante in entrambe le fasi di gioco.
Fino a questo momento non è ancora riuscito a fornire assist vincenti ma è uno degli irrinunciabili di Sarri; l’unica volta in cui non ha finito la partita è stata contro il Genoa quando il tecnico lo ha cambiato a metà ripresa. Marusic è stato, suo malgrado, protagonista di un bruttissimo episodio.
Marusic aggredito in Serbia: la ricostruzione
Sassuolo Lazio è stata la prima partita giocata dai ragazzi di Sarri dopo la sosta per le nazionali; proprio. Il terzino biancoceleste, dopo il match della sua nazionale, ha vissuto attimi di paura insieme ai suoi parenti e all’agente che ha voluto ricostruire l’accaduto.
E’ stato proprio l’agente ad essere stato aggredito da persone armate di pistole; una situazione decisamente spiacevole con Marusic che è intervenuto il più in fretta possibile ma gli è stata puntata la pistola così dal farlo desistere nell’aiutare il suo agente.
Attimi di paura che, fortunatamente, non hanno portato a sviluppi ancora più delicati; di certo non è stato un momento felice per Marusic e il suo agente. Il terzino biancoceleste ha mostrato grande coraggio nell’intervenire in una situazione per nulla semplice e dove è anche difficile riuscire a capire come reagire.
Sarri può, sicuramente, essere orgoglioso del suo giocatore; in campo mette sempre il cento per cento ed è considerato indispensabile nell’undici titolare del club biancoceleste, fuori dal campo si rende protagonista di gesti da elogiare. La speranza è che da oggi possa pensare solamente al terreno di gioco e ad una stagione dove la sua squadra vuole essere assoluta protagonista in tutte le competizioni.