Le parole di Jose Mourinho in conferenza stampa prima di Roma-Slavia Praga, scontro diretto per la vetta del girone di Europa League
Meno uno allo scontro diretto tra Roma e Slavia Praga, che molto probabilmente deciderà per i giallorossi le sorti del girone di Europa League. L’obiettivo primario è assolutamente arrivare davanti a tutti ed evitare così il playoff che a febbraio sarebbe decisamente scomodo.
Nella vigilia del match dell’Olimpico Jose Mourinho, dopo aver diretto la rifinitura, prende la parola in conferenza stampa. Dalle scelte in difesa all’accoglienza di San Siro a Lukaku che si avvicina:
Pensa ancora che ci siano due pesi e due misure con lei e gli altri allenatori? “Sì, lo penso. Non so per quale motivo”.
Come sta Ndicka? E Smalling? “Ndicka gioca domani, ha recuperato. Non abbiamo opzioni per fare nessun turnover, deve giocare per forza. Smalling non c’è nessun piano. Ha fatto il riscaldamento, il torello, nei 15 minuti aperti ai media e non ha visto niente altro”.
Lukaku come sta? Cosa pensa anche dell’accoglienza che si sta preparando a San Siro? “Giocherà. È una partita difficile, importante. Per noi è importante e senza Dybala e Pellegrini è ancora più importante. Non sapevo che Lukaku fosse così importante a Milano. Non lo sapevo. Quello che ha fatto a Milano, vincere uno scudetto, due coppe, lo hanno fatto duecento giocatori nella storia dell’Inter. Non pensavo fosse così importante per loro. Poi è interessante da vedere. Lukaku che è andato dall’Inter alla Roma per aiutare il suo mister è un dramma, ma Calhanoglu dal Milan all’Inter è una meraviglia. Qualche anno fa Cannavaro dall’inter alla Juve no problem, Vieri dall’Inter al Milan no Problem. Ma Lukaku dall’Inter alla Roma è diventata una cosa che mi spaventa, non pensavo che Lukaku significasse così tanto in una società con la storia dell’Inter”.
Cosa ne pensa dello Slavia Praga? “Ho visto tante partite dello Slavia. Ho visto due squadre, una contro lo Sparta e l’altra per tutte le altre partite, diverse per filosofie. Non so quale Slavia avremo domani, ma siamo preparati per entrambe le squadre. Sono molto bravi nell’organizzazione difensiva, gioco dal basso, hanno sicurezza. Contro lo Sparta ha giocato più diretto, sono due squadre ben preparate, perché ha giocatori bravi e anche l’allenatore – anche se non lo conosco – sarà sicuramente bravo”.
Sul suo scontro con lo Sparta Praga ai tempi del Porto. “Credo di non aver giocato mai con una squadra ceca in questi 20 anni, è passato tanto tempo. Ora che giochiamo con lo Slavia ho guardato alcune partite di campionato. Si vede la qualità di gioco, lo stadio, molto bello. Ma voglio approfittare, perché ho perso i contatti con un ceco, un grande giocatore come Radek Stepanek, ho perso il suo numero”.
Cosa cambia per voi con una squadra che cambia spesso formazione? “Col poco tempo avuto a disposizione, abbiamo analizzato tutte le opzioni offensive che sono tante, hanno 5-6 giocatori che possono giocare in 2-3 posizioni. Cambiano spesso e crea più difficoltà, è un’ottima squadra che merita di essere rispettata in quanto tale”.
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