Sentenza shock e condanna ufficiale: squalificato per quattro anni fino al 31 dicembre 2027
Ennesimo episodio di violenza nel calcio dilettantistico. In Umbria un dirigente ha ricevuto una squalifica di quattro anni dopo un’aggressione nei confronti dell’arbitro.
I fatti risalgono a domenica 22 e per la precisione al match del girone A della Seconda Categoria umbra tra il Taulantet ed il Promano. Un match combattuto, finito 2-2. A gara finita, mentre il direttore di gara, Catalin Mariut, è impegnato a conferire con la panchina dei padroni di casa, il dirigente degli ospiti Mirko Calderini lo ha aggredito, come riferisce il referto del Comitato Regionale Umbria della Lega Nazionale Dilettanti “Con un’azione violenta e improvvisa, connotata da particolare aggressività”.
Umbria, arbitro aggredito al termine del match: quattro anni di squalifica al dirigente
Il direttore di gara è stato costretto a recarsi al pronto soccorso di Perugia dove gli è stato diagnosticato un trauma contusivo del rachide al passaggio cervicodorsale da aggressione, con prescrizione di farmaci e collare di Schanz per 7 giorni.
Inevitabili le conseguenze che sono arrivate nel dettato del giudice sportivo territoriale, l’avvocato Marco Brusco. Calderini è stato infatti squalificato per 4 anni, fino al 31 dicembre 2027, “perché – secondo quanto si legge nel dispositivo del giudice sportivo – al termine della partita, mentre l’arbitro conversava con l’allenatore del Taulantet, con una azione violenta ed improvvisa, connotata da particolare aggressività, colpiva il direttore di gara alla base del collo provocandogli fortissimo dolore”.
Questo per quanto riguarda la giustizia sportiva, con il dirigente che potrà fornire la propria versione dei fatti, poi ci sarebbe tutto il tema della giustizia penale. Ma in questo caso è necessaria una denuncia da parte del direttore di gara. Resta però il fatto di un ennesimo nuovo episodio di violenza sui campi da gioco nei confronti di un direttore di gara.