Il club contesta all’Inter di non aver rispettato una clausola presente nell’accordo di cessione del calciatore. Tutti i dettagli
Oggi l’assemblea dei soci dell’Inter ha approvato il bilancio 2022/2023 con una perdita di 85 milioni di euro. Tra le varie comunicazioni ufficiali, c’è quella riguardante un ‘caso’ di calciomercato apertosi ufficialmente nell’estate di due anni e mezzo fa con successiva richiesta di risarcimento ai nerazzurri da ben 30 milioni di euro. 
Parliamo ovviamente del ‘caso’ Joao Mario, che ha detto addio all’Inter dopo vari prestiti nel bel mezzo dell’estate 2021. Il divorzio è avvenuto attraverso la risoluzione del contratto che, al tempo, aveva come data di scadenza giugno 2022. Il portoghese, primo ‘colpo’ dell’Era Suning – costò alla famiglia Zhang la bellezza di 45 milioni di euro – si è subito trasferito al Benfica una volta posto fine all’accordo che lo legava al club di viale della Liberazione.
La richiesta di risarcimento da 30 milioni di euro è partita dallo Sporting CP il 10 agosto del 2022, praticamente un anno dopo la firma di Joao Mario col Benfica. Secondo il club biancoverde, i nerazzurri non hanno rispettato una clausola presente nel contratto di cessione di Joao Mario – chiuso, appunto, nell’estate 2016 – con cui la stessa società milanese si impegnava a versare nelle casse dello Sporting i suddetti 30 milioni qualora il classe ’93 fosse stato ceduto a un altro club portoghese.
Il 10 luglio 2023, ha fatto sapere oggi l’Inter, “la FIFA ha rigettato integralmente il ricorso presentato dallo Sporting CP“. La difesa del club di Zhang si è basata e si baserà sul fatto che Joao Mario non è stato ceduto al Benfica, ma trasferitosi al Benfica di fatto da svincolato, dopo aver risolto il contratto in essere con il club nerazzurro.
Lo Sporting CP, però, non molla. Come fa sapere sempre l’Inter, il 6 settembre scorso “ha presentato appello al CAS (Corte Arbitrale dello Sport)“.
Richiesta risarcimento per Joao Mario, la posizione dell’Inter
Nella nota allegata al bilancio, la società Inter ha sottolineato in conclusione che “il Management del Gruppo, pur ritenendosi non responsabile delle violazioni contrattuali contestate, sta esaminando con i propri legali le contestazioni di controparte ed agirà nelle sedi competenti per la tutela dei propri interessi”. 
Va detto che lo Sporting ha scarsissime chance di riaprire il ‘caso’ Joao Mario e, quindi, di ottenere il risarcimento richiesto.