L’analisi a Tv Play sul momento del Milan, reduce dalla sconfitta in Champions contro il Psg: “La squadra non è serena, basti pensare alle parole di Pioli e a quelle di Calabria”
Stefano Pioli nel mirino della critica e dei tifosi dopo la schiacciante sconfitta in casa del PSG che rende ancor più complicato il cammino in Champions del Milan. I rossoneri sono ultimi nel girone con soli 2 punti, ancora a secco di vittorie e di gol: “Sono preoccupato per loro, li vedo messi male”, ha detto Sebastian Frey nel suo intervento a ‘Tv Play’.
“Quando si è acceso Mbappe, è finita la partita – ha aggiunto l’ex portiere di Inter, Fiorentina e Parma – Senza Maignan, sarebbe finita anche peggio”.
Per Frey, “il Milan è in crisi“.
“Voglio bene a Pioli, però come fa ad andare tutte le volte in sala stampa e a dire che si è fatta una grande partita – prosegue – È il Milan, non può andar bene perdere così. A mio avviso il Milan non è sereno, basti pensare alle stesse parole di Pioli e a quelle di Calabria“.
Frey poi affronta lo spinoso tema Leao, anche ieri autore di una prestazione deludente: “Per il talento che ha, o è un top player o è da terza fascia. Cerca sempre la soluzione individuale perché gli arrivano pochi palloni – sottolinea il francese a Tv Play – Adesso potrebbe essere sbagliato puntare tutto su Leao, visto che non ha questo peso per reggere tutto il Milan”.
Milan, Frey rimanda Leao ed esalta Maignan: “Lui è il leader”
Secondo Frey, il leader del Milan resta Mike Maignan: “È carismatico ed è lui a rappresentare meglio il club”.
“Ora non so se essere italiani può aiutare, ma fa strano vedere che non ci siano tanti italiani in top club di Serie A. Per diventare un simbolo non serve la nazionalità , bensì la longevità in un club, e questo oggi è raro che un giocatore resti per più di quattro anni”.