Edoardo Bove sblocca dopo neanche 50 secondi il match con lo Slavia Praga sotto gli occhi del ct Luciano Spalletti in tribuna
Meno di 50 secondi, 43 per la precisione. Edoardo Bove ha sbloccato l’attesissimo match contro lo Slavia Praga che mette in discesa partita, girone e qualificazione come prima. E non è un gol come gli altri, perché il 52 giallorosso batte Mandous con una super giocata, una pennellata, un ‘tiraggiro’ degno del migliore Insigne. E segna la rete più veloce nella storia della Roma nella fase finale di Europa League (a 44 secondi Mkhitaryan, Totti aveva fatto gol dopo 18 secondi col Kosice ma erano i preliminari mentre in Champions il primato è di El Shaarawy contro il Chelsea). Il classe 2002 non è abituato a segnare, di solito corre, morde, recupera palloni su palloni. Stavolta si è concesso il lusso di una super giocata in campo internazionale, dopo la rete dello scorso anno con il Bayer Leverkusen che era valsa la finale di Europa League.
Un gol bellissimo che arriva in un momento d’oro perché sta trovando spazio, Mourinho ha totale fiducia in lui così come la società che sta dialogando con l’agente Diego Tavano che un rinnovo che vogliono tutti e che presto arriverà. Magari già entro il 2023.
Tre giorni fa riceveva il premio ‘Beppe Viola’ al Coni, raccontava i miti di Totti e De Rossi e cantava sul palco del Salone d’Onore. Mille sfaccettature per un ragazzo che ha conquistato tutti sul campo, ma forse soprattutto fuori. Chi lo guarda da fuori lo vede come un ragazzo di un’altra epoca, faccia pulita, sobrietà – no tatuaggi o outfit stravaganti -, studio, famiglia e lavoro, lavoro e lavoro. Anche con la Nazionale under 21 di cui è diventato un punto fermo. Contro la Norvegia ha servito un assist a Baldanzi, il suo percorso va avanti con costanza e fiducia.
Che non possono passare inosservate neanche a Luciano Spalletti, che da ex Roma tiene d’occhio ancora di più i talenti di casa giallorossa. Soprattutto quelli con la testa giusta. Stasera il ct azzurro è in tribuna stampa e Bove gli ha ‘dedicato’ questa rete meravigliosa. Per la chiamata tra i grandi magari è ancora presto, ma senza Tonali per i prossimi 10 mesi (almeno) non facciamo fatica a credere che Spalletti lo stia monitorando con un’attenzione ancora maggiore. Nel frattempo se lo coccola Mourinho, che qualche settimana va rivendicava di averlo ‘inventato’ lui.
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