Scommesse, oggi nuovo atto: tocca a Zaniolo

Quella di oggi sarà un’altra giornata importante per quanto concerne lo scandalo scommesse: oggi è il turno di Nicolò Zaniolo

Toccherà all’ex Roma, dopo Fagioli e Tonali, essere interrogato dalla pm Manuela Pedrotta della Procura di Torino nell’ambito delle indagini su un giro di scommesse illegali.

Scommesse, oggi Nicolò Zaniolo in Procura
Nicolò Zaniolo (LaPresse) – Calciomercato.it

Ieri è sceso in campo nella sfida tra Aston Villa e Az Alkmaar. Oggi Nicolò Zaniolo sarà in Italia, a Torino, dove incontrerà la pm Manuela Pedrotta della Procura di Torino. Appuntamento al Palazzo di giustizia di Torino, dove la scorsa settimana è stato ascoltato Tonali. Entrambi lo scorso 12 ottobre furono raggiunti dalla Squadra Mobile di Torino nel ritiro di Coverciano perché, al pari dello juventino Fagioli, sono stati iscritti nel registro degli indagati.

I tre calciatori italiani sono accusati di esercizio abusivo di scommesse. In particolar modo, gli viene contestato l’articolo 4 della legge in materia. Al comma 3, si legge, viene punito chiunque “partecipa a concorsi, giochi o scommesse” illegali, condotta sanzionata con l’arresto fino a tre mesi o una ammenda. La Procura di Torino segue un filone penale, diverso da quello meramente sportivo. Ai calciatori non è vietato giocare d’azzardo legalmente, ma in base all’articolo 24 del codice di giustizia sportiva, non possono scommette su eventi calcistici.

Caso scommesse, oggi Zaniolo in Procura

Nicolò Fagioli e Sandro Tonali hanno ammesso di aver scommesso sul calcio, patteggiando con la Procura Federale le rispettive pene a 12 e 10 mesi. La situazione di Zaniolo, però, appare diversa rispetto a quella degli altri giocatori azzurri,

Scommesse, oggi Nicolò Zaniolo in Procura
Nicolò Zaniolo (LaPresse) – Calciomercato.it

Già, perché il giocatore ex Inter e Roma, attraverso il suo pool di avvocati, ha sempre sottolineato di aver utilizzato piattaforme illegali, ma per giocare solo a poker e blackjack, dunque non avrebbe scommesso su eventi sportivi in generale e in particolar modo su partite di calcio.

Se gli inquirenti (che hanno disposto il sequestro dei dispositivi utilizzati dal calciatore) dovessero confermare la tesi del giocatore classe ’99, quest’ultimo rischierebbe solamente un’ammenda da 518 euro per aver giocato su una piattaforma illegale, non incappando dunque in alcuna squalifica che lo costringerebbe a restare fermo ai box per diversi mesi così come accaduto a Tonali e Fagioli.

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