Pioli, l’indizio sull’addio: la dichiarazione non lascia dubbi

Il futuro di Stefano Pioli sulla panchina del Milan chiarito dallo stesso allenatore, una dichiarazione piuttosto esplicita

Uno snodo fondamentale per la stagione del Milan, la partita di domani sera in casa del Napoili. Al ‘Maradona’, contro i campioni d’Italia uscenti, i rossoneri devono riscattare le ultime deludenti uscite. Le sconfitte contro la Juventus e contro il Psg pesano, dal Diavolo si attendono risposte importanti.

Milan futuro Pioli addio senza scudetto
Stefano Pioli © LaPresse – Calciomercato.it

La cabala è dalla parte di Pioli, che a Fuorigrotta da allenatore del Milan non ha mai perso. Tre vittorie e due pareggi il bilancio in casa del Napoli, nello scorso aprile un rotondo 4-0 in campionato e il pari per 1-1 nel ritorno dei quarti di Champions League che valse il passaggio del turno.

Nella conferenza stampa della vigilia, Pioli ha risposto alle critiche e spento il ‘caso’ Calabria. L’allenatore punta a ritrovare la sua squadra nella miglior versione e spera di riuscire a portare dalla sua quello che è uno scontro scudetto senza mezzi termini. Nel frattempo, la società ha ribadito la fiducia a Pioli, come abbiamo raccontato. L’allenatore non è in discussione dopo gli ultimi risultati negativi. Ma delle indicazioni sul suo futuro arrivano da lui stesso.

Milan, Pioli via dai rossoneri? Il tecnico fa una rivelazione importante

Nel corso della conferenza stampa, spazio come sempre alle domande dei tifosi via web, come da tradizione. Una di queste è stata anche l’occasione, per Pioli, di dare un indizio importante sulla sua panchina.

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Stefano Pioli © LaPresse – Calciomercato.it

Una tifosa gli ha augurato di ‘bissare’ il premio per le 200 panchine con il Milan e dunque una permanenza per diverse altre stagioni. La risposta di Pioli è stata: “Vorrebbe dire che a maggio festeggiamo“. Il contratto dell’allenatore è in scadenza con il Milan nel 2025. La condizione per il rinnovo è dunque, evidentemente, la vittoria dello scudetto, senza il quale il prolungamento non ci sarà. Da capire se questo potrebbe poi configurare un addio anticipato, nei piani della dirigenza.

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