La Juventus affronta il Verona in un match delicato e che rischia di portare non poche difficoltà per Allegri
Una sfida da non fallire; la Juventus, dopo la vittoria per uno a zero in casa del Milan, si trova di fronte ad un match che assume il valore della grande occasione. I bianconeri, infatti, affrontano il Verona e devono riuscire a conquistare i tre punti in modo da sfruttare un calendario decisamente favorevole. La decima giornata di campionato, infatti, prevede ben tre big match: Inter-Roma, Napoli-Milan e Lazio-Fiorentina. Ecco perché i bianconeri devono assolutamente terminare il match con i tre punti.
Il Verona, però, non regalerà la partita considerando la situazione di classifica (otto punti dove nove giornate) e la necessità di ritrovare un successo che manca dallo scorso ventisei agosto quando la squadra si impose due a uno sulla Roma. Da allora la squadra ha raccolto cinque sconfitte e due pareggi; bisogna invertire la rotta e cambiare passo anche se fare punti in casa della Juventus non sarà per nulla semplice.
Nel calcio, però, non si può dare nulla per scontato ed è per questo che i bianconeri devono tenere alta la concentrazione se vogliono evitare brutte sorprese. Il Verona, per provare a fare scacco a matto ai bianconeri, può contare su due situazioni che rischiano di mettere in difficoltà il piano tattico di Allegri.
Partiamo da Baroni, tecnico del Verona che in passato è stato alla Juventus e conosce l’ambiente bianconero; questo non significa certezza di fare punti ma sicuramente la capacità di sapere come preparare la partita per mettere in difficoltà una squadra sicuramente più forte. Gli scaligeri, però, non conoscono solamente Allegri.
Il Verona conosce Kean: può essere un vantaggio?
Un altro fattore importante da non sottovalutare va ricercato nel fatto che l’Hellas Verona conosce piuttosto bene Moise Kean, destinato a partire da titolare tra le fila di Massimiliano Allegri.
L’attaccante classe 2000 ha vissuto una stagione un prestito proprio con la maglia dell’Hellas nell’annata 2017-2018; in quella stagione, da giovanissimo, ha messo a segno 4 gol in sole 20 presenze.
Sebbene alla guida ci fosse un altro tecnico, Fabio Pecchia, il fatto che l’ambiente abbia già conosciuto il cardine della manovra bianconera, sicuramente potrebbe essere un ottimo aiuto per cercare di contrastare la Vecchia Signora.