Leonardo Pavoletti è l’eroe di giornata a Cagliari, di nuovo: le parole del capitano rossoblù che si toglie anche qualche sassolino
Leonardo Pavoletti l’ha fatto di nuovo. Dopo il gol nel recupero che pochi mesi fa è valso la promozione in Serie A nel playoff di ritorno contro il Bari, oggi ha regalato la prima vittoria in campionato ai rossoblù. Nel modo più assurdo possibile, segnando due gol nel recupero e chiudendo 4-3 una partita che i suoi perdevano 3-0 fino al 72′.
Il capitano rossoblù acclamato da tutta la Unipol Domus, tanto da ritardare l’inizio dell’intervista postpartita ai microfoni di ‘Sky Sport’: “Ci voleva, oggi avevamo approcciato bene. Abbiamo pagato il primo errore, poi anche il secondo. Sembrava una partita stregata dopo il palo e il rigore sbagliato, solo il cuore del Cagliari poteva uscire fuori. Abbiamo scavato dentro di noi in queste settimane per trovare stimoli e dettagli, oggi abbiamo preso i tre punti anche con un po’ di fortuna e deve darci il là”. Restano gli errori: “Non me ne capacito. Ci alleniamo bene, c’è tanta qualità, forse manca un po’ di esperienza e fiducia, ma credo che questa vittoria tolga un po’ di ruggine e sassolini”.
Pavoletti: “Verso di me cattiverie eccessive. Cagliari è casa mia”
E a proposito dei sassolini tolti a livello personale, Pavoletti risponde così: “Se ne avevo tanti? Il giusto. Arrivo a una certa età dove potrei e vorrei giocare di più, capisco che non posso giocare sempre ma sento cattiverie eccessive. Io sono un ragazzo che dà tutto, cerco di fare gol per me, i miei compagni e la mia famiglia. A volte ci spolveriamo anche qualche parolaccia di dosso”.
Ormai ‘Pavoloso’ è un vero e proprio idolo per la piazza: “Cagliari è casa mia, l’ho sempre detto, è il minimo che posso fare per loro. Vorrei farlo più spesso ma età, condizione e questo caldo non aiutano. Ce la mettiamo tutta però per arrivare a questa benedetta salvezza. Nuovo corso? È lo stesso, stiamo arrivando alla giusta condizione e il giusto assetto. Tutto serve per arrivare”.