La Roma e Mourinho non hanno gradito le parole dell’ad della Lega Serie A Luigi De Siervo: quando arriverà la replica
Il postpartita della Roma dopo il ko con l’Inter, come accade spesso, non è stato dei più sereni e soprattutto non è stato libero da polemiche. I giallorossi sono usciti sconfitti dopo una prestazione opaca, giocata in difesa con una squadra comunque rimaneggiata per via di tante assenze importanti. Ma a far discutere sono state poi le dichiarazioni di Jose Mourinho e soprattutto la risposta dell’ad della Lega Serie A Luigi De Siervo.
Andiamo per gradi. Già prima della partita, il gm Tiago Pinto aveva sottolineano in maniera netta il fatto che l’Inter avesse avuto ben due giorni di riposo in più rispetto alla Roma per preparare il match di San Siro. E che ai capitolini non sia stato concesso di giocare lunedì come accaduto invece per Fiorentina e Atalanta, impegnate anche loro giovedì in Europa. Un tema che ricorre, visto che lo stesso Mourinho aveva già fatto presente la questione nelle scorse settimane, con la Roma mai in campo di lunedì a differenza delle altre che giocano il giovedì. Nel postpartita lo Special One decide di non parlare alle tv e fermarsi solo al canale tematico del club, scagliandosi contro l’arbitro (“Ammonizioni scelte ai nostri giocatori e nessun rispetto”) e poi contro la Lega. “Ci hanno fatto l’ennesimo regalo”, ha detto Mou per i motivi già spiegati. Frasi, soprattutto quelle sul direttore di gara, che non è escluso producano un deferimento per Mourinho. Per ora non ci sono segnali in tal senso.
Mourinho-De Siervo, botta e risposta: la Roma non gradisce
La differenza rispetto al passato è la risposta decisamente piccata dell’ad della Lega Serie A Luigi De Siervo, che a sorpresa ha risposto all’allenatore della Roma: “Suona come una ricerca di alibi per la sconfitta”. Una dichiarazione senza dubbio insolita e una presa di posizione inconsueta da parte di un dirigente super partes. A cui sono seguite le spiegazioni del calendario per questioni di ascolti. E il club giallorosso, non a caso, non ha gradito affatto – sarebbe strano il contrario – le parole di De Siervo, uscito un po’ dal seminato e dal suo campo.
Dalla Roma non sono arrivate risposte, posizioni o comunicati ufficiali. Non fa parte della sua politica, che invece è incentrata sul silenzio a dispetto dei tifosi che magari vorrebbero sentire una voce forte che rispondesse agli eventuali attacchi e commenti negativi delle istituzioni. Che ci sono stati, più o meno tutti su Mourinho. A rispondere o far sentire la propria posizione è sempre stato solo il tecnico portoghese, anche se con meno frequenza e veemenza. Un fatto di autotutela dalle squalifiche e anche un po’ di stanchezza e insofferenza, manifestata in maniera diretta nella pancia della Puskas Arena il 31 maggio scorso.
Ma da quel giorno nulla è cambiato in dirigenza nonostante la richiesta del portoghese di avere accanto una figura forte e carismatica che parli al posto suo e difenda la Roma pubblicamente. Quel che è certo è che le parole di De Siervo non sono piaciute a nessuno a Trigoria, ma molto difficilmente arriverà una risposta ufficiale. Più probabile che per avere una replica o un commento a riguardo bisognerà aspettare il postgara di Roma-Lecce.