Lazio-Fiorentina potrebbe non essere ancora finita, rischio prova tv e squalifica per un video che circola in rete
La sfida tra Lazio e Fiorentina che ha chiuso la decima giornata di Serie A è terminata con un colpo di scena: rigore allo scadere e rete di Ciro Immobile a sancire la vittoria dei biancocelesti.
L’arbitro ha fischiato la fine immediatamente dopo la trasformazione del rigore da parte del capitano della Lazio e i giocatori sono corsi ad esultare sotto la curva. Un’esplosione di gioia collettiva che è stata celebrata dalla compagine di Maurizio Sarri, ma che potrebbe essere punita dalla prova tv per un video virale che circola in rete: ecco cosa è successo al termine di Lazio-Fiorentina.
Bestemmia di Lazzari al termine di Lazio-Fiorentina: rischia la squalifica con la prova tv
Uno dei video dei festeggiamenti dei giocatori della Lazio che sono diventati virali ha come protagonista Manuel Lazzari, che davanti alla telecamera bestemmia in maniera piuttosto sonora.
Dal 9 febbraio 2010 il regolamento sulle bestemmie è cambiato e non è più necessario che l’espressione blasfema sia messa a referto da parte dell’arbitro, ma può anche essere sanzionata grazie alla prova tv. Ecco perché l’esterno biancoceleste rischia di incappare in una giornata di squalifica, che gli costerebbe la presenza nella sfida contro il Bologna di venerdì sera.
Nel settembre 2022 Danilo Cataldi era stato squalificato per una bestemmia proferita dopo il fischio finale, andando a protestare con gli arbitri nell’androne antistante gli spogliatoi. Anche a Davide Frattesi era stata comminata una squalifica di una giornata per un’espressione blasfema acquisita tramite prova tv, che gli era costata la possibilità di giocare contro il Milan ai tempi del Sassuolo. Bryan Cristante e Danilo Cataldi sono altri due esempi di qualifiche per espressioni blasfeme. Un altro precedente è quello di Ivan Provedel, attuale portiere biancoceleste, quando indossava la maglia dello Spezia: il portiere era stato inizialmente squalificato per una giornata per un’espressione blasfema pronunciata in un match proprio contro la Lazio. Squalifica poi revocata grazie al ricorso alla Corte Sportiva d’Appello da parte dei legali del club ligure.