Marcus Thuram show con la maglia dell’Inter: il francese cancella Lukaku e trascina la squadra di Inzaghi. Il retroscena sul mancato approdo ai cugini del Milan
San Siro ai piedi di Marcus Thuram. Tutto lo stadio cantava e inneggiava all’attaccante francese dopo il gol che ha deciso domenica il big match tra Inter e Roma.
Abbattuto il muro dell’ex Mourinho, con il figlio d’arte che ha riportato nuovamente in vetta la formazione nerazzurra dopo il momentaneo sorpasso in classifica della Juventus. Ma Thuram soprattutto ha cancellato – definitivamente – il fantasma di Romelu Lukaku, l’ex Re del popolo interista e contestassimo dal ritorno al ‘Meazza’ con la maglia della Roma. Inzaghi dimentica ‘Big Rom’ e si gode il nazionale transalpino, ancora decisivo con la casacca dell’Inter e ormai titolarissimo al fianco di Lautaro Martinez nel due offensivo del tecnico piacentino. La ‘ThuLa’ incanta e trascina i vicecampioni d’Europa, con Lukaku ormai spazzato via dalle super prestazioni e dai gol dell’ex Borussia Monchengladbach.
Thuram si è inserito a meraviglia nello scacchiere di Inzaghi, sorprendendo quasi lo stesso allenatore: “Pensavo potesse metterci di più ad ambientarsi“. Il francese ha conquistato subito i cuori del pubblico di San Siro e ha già partecipato a 12 reti dell’Inter in tutte le competizioni. Cinque gol e altrettanti assist, oltre a due rigori procurati e trasformati da Lautaro e Calhanoglu.
Una giocata decisiva praticamente ogni 74 minuti per Thuram, con la dirigenza di Viale della Liberazione che ha anticipato allo sprint la concorrenza del Milan nel derby di mercato dell’ultima sessione estiva.
I cugini rossoneri sembravano avere in pugno il giocatore viste anche le rassicurazioni degli agenti, prima del blitz di Marotta e Ausilio (il Ds in pressing da tempo sul figlio d’arte) che hanno ribaltano la situazione e convinto il nazionale transalpino a sbarcare alla corte di Inzaghi a parametro zero dopo l’addio al Borussia. Il Milan si morde le mani, con Thuram che rappresenta un grosso rimpianto per il ‘Diavolo’ e Pioli: a fare la differenza, come raccolto da Calciomercato.it, la commissione da 8 milioni di euro per l’entourage dell’attaccante classe ’97.
L’ingaggio invece messo sul piatto dal Milan si avvicinava ai 6 milioni netti (7,8 al lordo sfruttando il Decreto crescita) che adesso l’attaccante nato a Parma percepisce ad Appiano Gentile nel contratto fino al 2028. Sliding Doors di mercato che possono decidere una stracittadina – come peraltro già successo con la splendida rete del raddoppio del numero 9 interista nel pokerissimo degli uomini di Inzaghi dello scorso 16 settembre – o una corsa scudetto.
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