Piero Ausilio torna sul tumultuoso divorzio di Lukaku con l’Inter: non sono parole tenere per il centravanti belga della Roma
Valanga di fischi e contestazione prima e durante Inter-Roma. Questa l’accoglienza di domenica a San Siro per Romelu Lukaku, che tornava da avversario davanti ai suoi ex tifosi dopo il caos estivo e l’addio ai nerazzurri.
Prestazione da dimenticare per la Roma e il bomber belga, cancellato da Marcus Thuram che ne ha ereditato lo scettro nell’attacco interista. Sulla rottura tra Lukaku e l’Inter è tornato Piero Ausilio che attacca l’attuale centravanti di Mourinho: “Preferisco non parlare della telefonata con lui, ma dico solo che ci deve essere sempre educazione e rispetto. E sono mancate educazione e rispetto – spiega il Ds nerazzurro a ‘Radio Serie A’ – Sai quante trattative non vanno in porto? Ma se c’è rispetto non c’è problema. Quando invece ci si nasconde e ci si nega al telefono, allora lì pensi che sia il momento di voltare pagina. E’ chiusa dall’8 luglio, ricordo perfettamente la data. La telefonata con lui è stata breve e decisa dopo vari tentativi di chiamarlo nei giorni prima. La più grande delusione della carriera? Lukaku è stato parte del passato. Abbiamo vinto insieme uno scudetto meraviglioso, è stato una plusvalenza meravigliosa e anche un paio di finali perse”.
Ausilio applaude invece il lavoro di Simone Inzaghi in panchina, svelando un retroscena sul momento difficile nella scorsa stagione: “Non è mai stato vicino all’esonero. Mai. Non è nelle corde di Steven Zhang e non è nelle corde di Marotta. Credo che Marotta, in carriera, non abbia mai esonerato un allenatore a stagione in corso. Sapevamo che, pungolando la squadra, si poteva venirne fuori. E abbiamo fatto due mesi finali pazzeschi, veramente pazzeschi”.
Il Ds interista prosegue sul tecnico piacentino: “Inzaghi è umile, geniale e pigro. Sì, è molto pigro. Ha delle convinzioni, non lo sposti neanche con le cannonate. Inzaghi è geniale, veramente geniale. Fa calcio di qualità e fa star bene tutti, la squadra sta bene con lui”. Sul presidente Zhang sottolinea: “C’è un’idea sbagliata. Zhang permette ai dirigenti e all’allenatore di fare il proprio mestiere. Ha tantissima passione, vede tutte le partite a qualunque ora e ci dà grande tranquillità. Non esaspera nessuna situazione, pensate ad esempio al danno economico della mancata cessione di Skriniar: in quel caso ha guardato subito oltre, al sostituto da prendere”.
Ausilio infine svela sull’acquisto di Thuram: “Lui e Lautaro sono una gran bella coppia. Ma presto ci daranno soddisfazioni anche Arnautovic e Sanchez. Era Thuram il mio prescelto dopo la cessione di Lukaku al Chelsea, tutto stava andando bene con Mino Raiola con il quale avevamo definito tutto. E invece si fece male al ginocchio la sera dell’accordo e abbiamo dovuto cambiare obiettivo. Gli incontri con il papà sono rimasti e Lillian mi ricorda sempre che fui io il primo a vederlo da punta centrale. Non lo dimenticarono e il vantaggio ce lo siamo preso”.
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