L’attaccante viene considerato tra le migliori promesse sfornate dal calcio italiano negli ultimi anni
Pupillo di Roberto Mancini che da commissario tecnico della nazionale italiana ne aveva individuato le potenzialità, Simone Pafundi negli ultimi mesi è diventato un vero e proprio oggetto misterioso. L’attaccante dell’Udinese, convocato per ben due volte dall’ex ct nella Nazionale maggiore, è tornato stabilmente in Under 19.
A sollevare dei dubbi sulla sua crescita, è sicuramente il minutaggio che gli è stato concesso dall’Udinese in questa stagione. Con la maglia bianconera, infatti, il baby talento classe 2006 ha collezionato solamente sette minuti lo scorso 24 settembre, in occasione della sconfitta casalinga per 0-2 contro la Fiorentina. Troppo poco per un ragazzo cui vengono riposte da tempo le speranze del calcio italiano per un futuro che si spera possa essere più luminoso.
A questo punto, come già ipotizzato anche la scorsa estate, non è esclusa una cessione dell’attaccante per cercare altrove maggiore spazio e protagonismo. Negli ultimi giorni di mercato dello scorso agosto, era già esploso un primo caso all’interno dello spogliatoio dell’Udinese con alcuni sondaggi che erano stati effettuati nei confronti di Pafundi. In particolare, si era vociferato di un possibile interesse da parte del Napoli per il centravanti alla luce degli ottimi rapporti tra i due club.
Calciomercato Udinese, Pafundi può chiedere la cessione
La stagione dell’Udinese non è stata sicuramente positiva sino a questo momento, come confermato dal cambio in panchina effettuato la scorsa settimana.
Il club friulano ha infatti deciso di interrompere i rapporti con l’ex tecnico Andrea Sottil, richiamando in panchina Gabriele Cioffi. Ecco, proprio il nuovo allenatore – che le potenzialità di Pafundi le conosce piuttosto bene – potrebbe cambiare le carte in tavola. Qualora lo spazio nei confronti dell’attaccante dovesse aumentare da qui alle prossime settimane, ovviamente cambierebbe totalmente il suo status all’interno della rosa. In caso contrario, come avvenuto lo scorso agosto, il classe 2006 potrebbe palesare alla società il suo malcontento con l’obiettivo di ottenere, anche solo in prestito, una cessione.