L’ex arbitro è intervenuto in occasione del centenario della Sezione Arbitri di Napoli
E’ stata una giornata speciale quella di oggi per l’AIA di Napoli. La sezione partenopea ha infatti celebrato l’evento per il centenario dalla fondazione alla presenza di numerosi arbitri del campionato italiano come Fabio Maresca, Daniele Orsato, Michael Fabbri, Daniele Chiffi e Marco Guida.
Presente anche l’ex designatore arbitrale Nicola Rizzoli che, ai microfoni di Calciomercato.it, ha commentato l’introduzione di ‘Open Var’ nel campionato italiano al termine di ogni giornata di campionato: “E’ un tentativo, va accolto in maniera intelligente. E’ la dimostrazione che non c’è mai stato nulla da nascondere. Ricordate che tutti i primi passi servono a valutare se una cosa è positiva o no. L’impatto credo sia stato estremamente positivo”.
L’ex arbitro ha poi fatto il punto su due possibili innovazioni del mondo arbitrale: “Il gioco effettivo è una cosa importante, il tempo effettivo è un altro discorso. Le squadre hanno il diritto ha giocare lo stesso minutaggio, avete visto al Mondiale l’aumento del recupero. E’ una conseguenza anche dei comportamenti dei calciatori e delle dinamiche in campo. L’augurio è di avere una finestra di tempo giocato che sia simile per tutti. Var a chiamata? Al momento non c’è nessuna informazione che si possa dare“.
Centenario della Sezione arbitrale di Napoli: l’emozione di Maresca e Carbone
Ad intervenire ai nostri microfoni, poi, sono state due figure illustri della sezione di Napoli come l’arbitro Maresca e l’assistente Carbone.
Il noto direttore arbitrale ha rivelato come sia cambiata negli anni la gestione dei rapporti con le panchine durante i match: “La gestione delle panchine è un elemento. Chiaro che nelle nostre logiche preferiamo avere il focus sul terreno di gioco, oggi è complicato anche perché ci sono 12 calciatori di riserva, più staff e dirigenti. Questo comporta un numero enorme di persone che devono essere controllate. Io cerco sempre di mettermi nei panni degli altri, per cui i comportamenti che vanno oltre devono essere sanzionati. Ma l’ultimo obiettivo dell’arbitro è ammonire o espellere membri della panchina”.
L’assistente Carbone, invece, si è soffermato sul fuorigioco di Kean dell’ultimo turno di campionato per un tacchetto: “Non ti riferiscono di quanto sia la posizione di fuorigioco, pensi che sia poco ma verosimilmente potrebbe essere di tanto. Poi a fine partita quando vedi un tacchetto sei umano ed è comprensibile. Il ruolo dell’assistente oggi è sempre più moderno, è quello di collaboratore dell’arbitro”.