Quella tra Atalanta e Inter resta una partita dal sapore speciale per Gian Piero Gasperini, protagonista di una breve esperienza alla guida del Biscione
Appena settantatré giorni: tanto è durata l’esperienza di Gian Piero Gasperini alla guida dell’Inter. Un’avventura interrotta bruscamente dopo un filotto di sconfitte nell’estate di dodici anni fa.
Sono passati dodici anni da quando, seppur per appena settantatré giorni, Gian Piero Gasperini fu allenatore dell’Inter che oggi si ritroverà ad affrontare da avversario. Oggi guida l’Atalanta, squadra che ha portato al massimo splendore con gioco, risultati e la scoperta di talenti su talenti. Risultati impensabili dodici anni fa, quando sedeva sulla panchina dell’Inter ancora presieduta da Massimo Moratti che decise di esonerare un allenatore poi capace di riscattarsi nella vicina Bergamo.
In una intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport proprio nel giorno della sfida tra le due compagini nerazzurre, l’ex patron dell’Inter spiega di non essersi pentito della scelta di esonerare Gsaperini: “Semmai sono semplicemente dispiaciuto che l’allenatore Gasperini non abbia dimostrato di essere ugualmente bravo anche da noi all’Inter”. E sui motivi che portarono a quella scelta: “Non ha mai vinto una partita fino a quando è andato via. Di fronte a risultati così, parlare di moduli lascia il tempo che trova”.
Atalanta-Inter, parla l’ex patron Moratti
Quella di oggi sarà una partita importante per entrambe le squadre: “Inutile nascondersi, l’Inter sulla carta è più forte dell’Atalanta” sottolinea Moratti che però ricorda: “Questa è una partita sempre particolarmente difficile. E anche bellissima per la qualità dei giocatori in campo”.
E su chi sceglierebbe tra Lautaro Martinez e Scamacca, Moratti non ha dubbi. Già , perché l’argentino “viaggia su un altro livello, ormai altissimo”. A sui avviso “non ha bisogno di conferme o di comparazioni con altri attaccanti”. Allo stesso tempo Moratti gradisce “quello che sta facendo Scamacca a Bergamo”. Questo anche perché “è sempre bello per la Nazionale che ci sia un ragazzo con questo talento in un ruolo così importante”.
Sull’Inter favorita per lo scudetto: “Diciamo che questo primo tratto di campionato parla chiaro. Sì, è l’Inter la favorita”. E Moratti non ha dubbi su chi può essere la principale antagonista: “La Juventus”, perché “il non giocare le coppe può pesare nella corsa”.