La coppia formata da Vlahovic e Chiesa non è ancora riuscita a trovare continuità: il rischio è che vengano separati prima dal mercato
Il rapporto di amicizia tra Dusan Vlahovic e Federico Chiesa affonda le sue radici ai tempi della Fiorentina, quando entrambi erano i giovani di più belle speranze della Primavera viola. Da quando si sono ritrovati in bianconero, quella che poteva sembrare una coppia da sogno per i tifosi della Juventus, non è riuscita a trovare continuità in campo.
Prima l’infortunio di Chiesa, che lo ha tenuto a lungo fuori dal terreno di gioco, poi quando è tornato il figlio d’arte sono iniziati i problemi di pubalgia che hanno attanagliato il serbo. Anche in questa stagione, riuscire a vedere insieme in campo la coppia formata da Chiesa e Vlahovic non è un’impresa semplice. Questa sera contro la Fiorentina, incrocio del destino per entrambi, il serbo dovrebbe partire dalla panchina e ad affiancare il numero 7 bianconero dovrebbe esserci Moise Kean. In tutto questo, c’è anche l’ombra lunga del mercato.
Chiesa torna al Franchi e la Premier su di lui: la Juve valuta
La Juventus lo ha inserito espressamente nel trimestrale: nessun calciatore è considerato incedibile, tutti hanno un prezzo. Anche Federico Chiesa, seppur sia considerato il miglior talento in rosa a Torino.
Secondo quanto rivelato dal giornalista Ekrem Konur, il Manchester United e l’Arsenal non avrebbero mollato la presa su Federico Chiesa e al termine della stagione potrebbero tentare l’assalto al figlio d’arte. Il numero 7 della Juve non ha mai nascosto di essere molto ambizioso e che un’esperienza in Premier League potrebbe rappresentare un grande arricchimento per la propria carriera. Inoltre, Chiesa parla benissimo inglese.
Ora si gode la Juventus e il primo ritorno al Franchi da titolare da quando è in bianconero, poi si valuterà. Come vi abbiamo raccontato sulle pagine di Calciomercato.it, i dialoghi per il rinnovo di contratto di Chiesa sono cominciati in casa Juve: Giuntoli vorrebbe trovare un nuovo incastro per spostare più in avanti la scadenza di contratto, ora fissata nel 2025. Un’operazione che serve anche per blindare la posizione di Chiesa e, eventualmente, per cederlo ad una cifra nettamente superiore.