Milinkovic-Savic rappresenta un doppio, grande rimpianto per due club di Serie A: ecco a chi farebbe più comodo oggi.
Milinkovic-Savic è uno dei tanti giocatori di alto livello che ha deciso quest’estate, dopo che il suo contratto con la Lazio era scaduto, di andare a giocare negli Emirati Arabi, tra le fila dell’Al-Hilal. Un vero e proprio rimpianto non solo per tutti i tifosi biancocelesti, ma anche e soprattutto per il calcio europeo che perde uno dei centrocampisti più talentuosi e potenti di tutti i principali campionati.
Le pretendenti, del resto, non sono mai mancate per il nazionale serbo che, non è un segreto, da ormai parecchie stagioni era finito nel mirino della Juventus che vedeva in lui il suo futuro perno della mediana.
Ma a chi avrebbe fatto più comodo il ragazzo: Lazio o Juve?
Milinkovic-Savic tra Juve e Lazio: a chi farebbe più comodo?
La Lazio non sta affrontando un periodo facile, soprattutto dal punto di vista realizzativo. La crisi di Immobile sotto quel profilo, del resto, ha evidenziato ulteriormente questo problema, anche in virtù del fatto che gli altri giocatori in rosa chiamati al gol, al momento, hanno risposto a metà.
Da questo punto di vista, Milinkovic-Savic è sempre stato un apporto molto importante per la manovra offensiva della squadra: basti pensare, infatti, che negli ultimi 2 anni aveva a messo a segno 22 reti, una cifra davvero molto importante per un mediano in grado anche di inserirsi tra le linee e fare la differenza là davanti.
Per quanto concerne la Juventus, invece, un possibile arrivo del ragazzo classe 1995 sarebbe stato ottimale in virtù del fatto che Paul Pogba, ancor prima della squalifica, era di fatto a mezzo servizio.
Dal punto di vista fisico, dall’altra parte, l’ex aquilotto è un giocatore assolutamente integro, come dimostrano i numeri: una media di 44 partite giocate a stagione negli ultimi 5 anni dimostrano non solo la fiducia che gli allenatori avevano da sempre riposto in lui, ma anche e soprattutto il fatto che è un calciatore che fisicamente sta bene. Proprio quello che ai bianconeri, con l’acquisto di Pogba, è sempre mancato.