Giacomo Raspadori sta mettendo in crisi il suo allenatore: Garcia dovrà trovare una soluzione per non scontentare nessuno.
La vittoria a Salerno porta la firma di Giacomo Raspadori, alla terza rete consecutiva. E’ in un periodo di forma smagliante e sta dimostrando di essere l’uomo giusto al momento giusto, vista l’assenza di Victor Osimhen.
Non lo dicono solo i gol, fondamentali per un attaccante, ma sono le prestazioni che risultano determinanti ed efficaci. Anche in fase di non possesso, Jack riesce a farsi apprezzare con un posizionamento corretto, sempre aggressivo e utile in caso di riconquista della sfera.
Partita dopo partita, da quando Osimhen è out per infortunio, Raspadori ha preso fiducia e il suo livello di performance è cresciuto notevolmente. Contro il Verona, come si può evincere dalla heat map, il numero 81 azzurro ha giocato al limite dell’area.
Ha svariato per tutto il fronte offensivo, ma senza dare un vero e proprio riferimento nei pressi della porta. Contro la Salernitana, invece, è stato letale in area di rigore e ha più volte tentato la conclusione ravvicinata. Insomma, nonostante la sua stazza fisica lontana dal centravanti ideale, Raspadori ha sfruttato le lacune degli avversari e offrire una soluzione ai suoi compagni.
Al termine della gara contro i granata, Garcia ha confermato ridendo che il problema di Raspadori è Osimhen. E in effetti sarà impossibile lasciare in panchina un centravanti come Victor che offre un ventaglio di soluzioni differenti in fase di possesso. Dà profondità, è imprevedibile, ha un ottimo tempismo sulle palle alte ed è letale dentro l’area di rigore.
Allo stesso modo, togliere Raspadori da questo undici titolare sembra quasi una blasfemia. Se il Napoli è attaccato alla scia che porta alla vetta lo deve anche e soprattutto al suo Jack, tornato dagli impegni con la Nazionale nel migliore dei modi.
Gioca da falso nueve e finora non ha mai perso l’attitudine a rientrare in fase difensiva, ricoprendo posizioni importanti per dare manforte ai reparti arretrati. L’ex Sassuolo metterà in “crisi” Garcia. Ed è un problema che ogni allenatore vorrebbe avere quando si trova a dover decidere la formazione da schierare in campo.
C’è però un modo per non togliere Raspadori e Osimhen, quando il nigeriano ritornerà al 100% a disposizione. Infatti, con un cambio modulo – a cui il tecnico francese sta lavorando da tempo – i due attaccanti potrebbero giocare insieme ed essere altamente imprevedibili. Raspadori ha dimostrato di essere molto bravo dietro la punta, come accaduto per 45 minuti contro il Milan alle spalle di Simeone. Il 4-2-3-1 o il 4-4-1-1 sono sistemi di gioco che permetterebbero al Napoli di non privarsi di due talenti così diversi ma altrettanto pronti a giocare assieme per rilanciare la squadra verso lo Scudetto. Inutile dire il contrario: Osimhen serve come il pane agli azzurri. Ed è altrettanto vero che Raspadori sta sostituendo il suo compagno come meglio non potrebbe. La chiave di volta si troverà con un modulo che permetterà la coesistenza di entrambi. Neanche Spalletti è riuscito in quest’impresa l’anno scorso. Ma non ne aveva necessità.
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