Contro la Fiorentina è andato in scena un capolavoro di difensivismo, una prestazione entrata di diritto nell’antologia di Massimiliano Allegri
Interstellar per Christopher Nolan, l’album Ten per i Pearl Jam, Infinite Jest per David Foster Wallace e Fiorentina-Juventus del 2023 per Massimiliano Allegri. Un prestazione portata talmente all’estremo dall’essere entrata di diritto nella categoria dei capolavori.
La Fiorentina di Vincenzo Italiano è una delle squadre più apprezzate dagli analisti per la mole di gioco che riesce a creare, ma con un enorme problema sistemico: fatica a convertire il grande dominio che ottiene in occasioni da rete. In questa falla si è insinuato come un tarlo nel legno il tecnico livornese, preparando una trappola in cui la Viola è caduta con tutte le scarpe. Ieri sera abbiamo assistito alla partita perfetta per battere la Fiorentina di Italiano secondo Massimiliano Allegri.
La partenza dei bianconeri nel match contornato da un Artemio Franchi più ‘scarico’ del solito, con la Fiesole occupata in mansioni ben più importanti, è stata aggressiva ed è sfociata nel gol di Fabio Miretti – il suo primo con la Juventus dei grandi – dopo appena 10′. Ecco, la partita della Fiorentina è finita in quel preciso istante, dopo appena dieci minuti.
È vero, se ne sono giocati praticamente altri novanta considerando i recuperi, ma è una questione del tutto marginale. La squadra di Italiano ha chiuso la gara con il 68% di possesso palla e con 25 tiri totali: due statistiche che, estrapolate dal contesto, possono riportare una visione erronea della partita. Già, perché i tiri in porta dei toscani sono stati appena 4 (la Juventus ha centrato 3 volte la porta sui 4 tiri totali, per intenderci). I goal attesi (xG), un dato utile per comprendere la pericolosità delle squadre in campo, riportano un quadro più preciso sulla partita: 0.68 xG per la Fiorentina contro 0.86 xG per la Juventus. Le occasioni più grosse, oltre al gol stesso, le ha avute proprio la Vecchia Signora.
Il grafico sul posizionamento medio dei giocatori in campo, poi, è uno dei più estremi che si possano trovare nel calcio moderno: la Fiorentina ha solamente Martinez Quarta e Ranieri dietro la linea della metà campo, mentre della Juventus l’unico giocatore a toccare la linea di centrocampo è Fabio Miretti, tutti gli altri sono arroccati in difesa. Un difensivismo estremo che è riuscito a concretizzarsi in un una prestazione di mostruosa attenzione grazie agli interpreti in campo. In particolare, il trio difensivo Gatti-Bremer-Rugani ha disputato una gara degna della migliore BBC: menzione speciale va fatta a Daniele Rugani, spesso pizzicato dai tifosi bianconeri, che dimostra ancora una volta di essere un signor difensore. In conclusione, abbiamo assistito ad un capolavoro di Allegrismo scolpito nella roccia: una modalità estrema per annichilire la Fiorentina di Vincenzo Italiano.
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