La Juventus vince in casa della Fiorentina, ma attira tantissime critiche per la prestazione e l’atteggiamento
La Juventus espugna il ‘Franchi’ con una partita di pura difesa e solidità, sfruttando il gol iniziale di Miretti e su cross di Kostic e proteggendolo fino alla fine. Senza rischiare poi neanche troppo. Un atteggiamento di sicuro non particolarmente spettacolare o condiviso dagli appassionati, ma di certo molto efficace.
Anche perché i bianconeri sono a -2 dall’Inter vittoriosa a Bergamo con l’Atalanta che sembra già lanciata. La squadra di Allegri ha centrato così la quarta vittoria consecutiva, delle prime 5 è quella con l’attacco peggiore ma al tempo stesso ha la difesa meno battuta. Appena 6 gol subiti in 11 partite, gli stessi della squadra di Inzaghi che ha addirittura 10 gol segnati in più. Ma la differenza in questo momento è minima, con lo scontro diretto che si avvicina. Domenica prossima infatti sarà l’ultima prima della sosta per le nazionali, poi si riprenderà il 26 novembre con il big match all’Allianz Stadium tra appunto Juventus e Inter. Che non sarà decisivo, ma che potrà dare qualche indicazione in più.
Ieri la squadra di Allegri ha vinto contro la Fiorentina, tra le squadre migliori di questo inizio di stagione, che però non è riuscita a rendersi mai davvero pericolosa o dare la sensazione di poter pareggiare. Nonostante una partita dominata a livello territoriale. Tanto che lo stesso Szczesny ha scherzato: “Abbiamo avuto dei momenti di difficoltà, circa 89 minuti”.
Durante ‘Sky Calcio Club’, Paolo Di Canio non ha usato mezzi termini e ha criticato aspramente, pur senza farlo vedere, la prestazione della Juve: “È sembrava la vittoria di una squadra che si deve salvare al cospetto di una grande squadra che deve vincere a tutti i costi. Difesa ad oltranza per tutto il secondo tempo, la Juventus non è mai uscita dall’area di rigore, ma la Fiorentina non ha mai dato la sensazione di poter segnare. Questo – spiega Di Canio – per merito della Juve e tanto demerito e imprecisione della Fiorentina. Difficile muoversi con tanta densità in area, i giocatori erano però già fermi lì, non hanno mai provato l’anticipo e non c’era nessun centrocampista che si inserisse, anche perché non c’è nessuno con queste caratteristiche. Per cui è stato ‘facile’ poter difendere così per la Juve. L’unica palla pericolosa è stata in ripartenza”.
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