Episodio tutt’altro che felice nel mondo del futsal italiano. In Serie C2 è andata in scena una mega rissa: interviene anche la polizia
Trasformare una giornata di sport, agonismo e divertimento in un episodio estremamente negativo. È esattamente quanto accaduto nei giorni scorsi a margine della sfida tra Asd Jato e Futsal Pioppo per la Serie C2 di futsal.
Una maxi rissa ha infatti preso il sopravvento nella giornata del Pala Don Bosco, a Palermo, lì dove si sono sfidate le due squadre fino all’episodio increscioso. Poco prima del 40′, come evidenziato da ‘Tuttocampo’, sarebbe nato un diverbio tra un calcettista ed un tifoso sugli spalti a seguito di un fallo.
La situazione è quindi sfuggita di mano degenerando e portando ad una mega rissa che ha coinvolto oltre ad alcuni calciatori anche dei tifosi.
Maxi rissa in campo: succede di tutto tra Asd Jato e Futsal Pioppo
Una vera e propria battaglia che ha portato a scene di violenza che certamente porteranno a conseguenze. La gara è stata inevitabilmente sospesa con l’arrivo di polizia e paramedici a placare gli animi ormai surriscaldati.
In merito alla questione sono intervenute anche le società con due note ufficiali. Di seguito quella del Pioppo Futsal che scrive: “La società Pioppo Futsal intende esprimere ferma condanna dei fatti violenti avvenuti durante l’incontro di ieri al Pala Don Bosco, in casa dello Jato, che nulla hanno a che fare con i valori e lo spirito dello sport. Intendiamo inoltre esprimere il nostro convinto dispiacere per le famiglie, i giovani, le donne e i bambini presenti, che fanno parte della nostra splendida e sempre pacifica tifoseria, costrette ad assistere ad uno spettacolo indegno che mai avremmo voluto vedere in alcun campo da gioco. A tal fine, la società intende riservarsi di agire nelle sedi opportune per la tutela della sua immagine sportiva e dei suoi tesserati”.
Non è mancato quindi anche il parere dell’ASD Jato: “Volevamo fosse una giornata di Sport come lo sono state le altre però ieri, purtroppo, tra Jato e Pioppo tutto è stato meno che una giornata di Sport. La nostra tifoseria è composta dai genitori, dalle mogli, dalle fidanzate e dai figli dei nostri tesserati che ogni settimana seguono i loro familiari partita dopo partita.
Chiediamo scusa a tutti i presenti per quanto di brutto visto ieri, sono scene che non vorremmo mai vedere e che condanniamo fermamente perché crediamo nei valori dello Sport, oltretutto prendiamo le distanze da persone che vengono accostate alla nostra società ma che a noi sono completamente estranee.
Ci riserviamo di agire nelle sedi opportune per tutelare l’immagine della nostra società e dei nostri tesserati, qualcuno di loro fra l’altro aggredito”.