Il capitano Di Lorenzo si conferma leader della difesa azzurra, oggi più che mai con l’addio di Kim. Ed i numeri finora gli sorridono.
Di Lorenzo è il capitano degli azzurri partenopei e, recentemente, alle fonti di informazione ha dichiarato che l’obiettivo del Napoli non è semplicemente fare un buon campionato, ma rivincerlo. Ebbene, il calciatore classe 1993 finora è stato una vera e propria colonna della squadra, con undici partite giocate su undici turni di campionato.
In campo è un difensore laterale ricco di personalità ed abile nel saper gestire la palla in più zone del campo. Di Lorenzo sa smarcarsi con classe per non dare punti di riferimento agli avversari. In più è duttile e sa giocare sia in una linea a tre che a quattro, come nel caso del Napoli allenato oggi da Rudi Garcia.
Si può dunque affermare che, rispetto alla scorsa stagione, in quella attuale Giovanni Di Lorenzo si sta riconfermando. Ma quali numeri vi sono sul suo conto? E l’ultima gara di campionato è stata positiva? La nostra scheda lo chiarirà. I dettagli.
Con l’addio di Kim Min Jae, passato al Bayern Monaco che non a caso aveva da tempo messo gli occhi su di lui – difensore centrale di grande talento e abile in moltissimi frangenti di gioco – il reparto arretrato azzurro è stato ulteriormente responsabilizzato. Ed in effetti – ad inizio campionato – qualche difficoltà di adattamento al nuovo assetto, senza il granitico difensore asiatico, vi è stata.
Contro la Salernitana, nell’ultimo match, la difesa a quattro schierata dal tecnico transalpino ha visto in campo, oltre a Di Lorenzo, anche Olivera, Ostigard e Rrahmani: complessivamente ha raggiunto la sufficienza in tutti i suoi elementi, a riprova del fatto che la fase di adattamento post partenza di Kim è ormai a livello avanzato.
In particolare, nell’ultima gara della stagione, il capitano Di Lorenzo non ha forse disputato la sua miglior partita di campionato. Non sempre è stato preciso nelle giocate e ha anche ricevuto un’ammonizione.
Tuttavia ha ben scambiato in varie occasioni con Politano e ha saputo chiudere su Candreva, impedendogli di tirare dalla distanza. Al contempo ha dato il suo contributo ad evitare creare serie occasioni gol da parte della squadra allenata da Pippo Inzaghi. In particolare ha brillato nel primo tempo, nelle sue progressioni offensive che hanno alzato il baricentro del Napoli.
La sua valutazione finale al Fantacalcio è stata pari a sei.
Il terzino finora è una pedina inamovibile per Garcia. Undici partite giocate, con un gol e tre assist, ma soprattutto solo sufficienze al Fantacalcio, tranne in una gara del terzo turno di campionato 2023/2024 contro la Lazio. Per lui nell’occasione arrivò infatti un 5,5.
L’inizio di campionato di Di Lorenzo è comunque buono. Sicuramente tra i migliori se non il migliore in una squadra, che ha faticato a carburare. Nella prima giornata un Fantavoto uguale a 9,5 in Frosinone – Napoli (con due assist), mentre nella seconda – gara contro il Sassuolo – è arrivato un 10,5, con gol del terzino.
A seguire, fino all’ultima gara, una lunga lista di sufficienze e qualche voto più che sufficiente, a conferma del fatto che Di Lorenzo è un perno della difesa napoletana, ed ora più che mai dopo il passaggio del centrale difensivo Kim al Bayern.
La sua Fantamedia attuale è pari a 6,77.
Ulteriori cifre degne di nota su di lui riguardano i minuti giocati, finora 990 in Serie A, i tiri effettuati – 12 (di cui 2 in porta) – e il dato sui dribbling, che ne indica 19 tentati e 8 riusciti.
I passaggi tentati sono stati invece 573, con 491 passaggi riusciti e una percentuale di successo in questo aspetto pari all’85.7. Cinque i falli commessi, mentre sei sono quelli subiti, con due ammonizioni. Interessante è anche il dato dei palloni intercettati da Di Lorenzo, pari a sei, e quello dei palloni rubati – venti.
Concludendo, si tratta certamente di cifre che sanno riassumere in breve il contributo del capitano Di Lorenzo ai successi del Napoli. In questi giorni alla stampa il calciatore ha spiegato che continua a credere nello Scudetto, e c’è da giurare che sarà tra gli ultimi ad arrendersi nel caso in cui i risultati non sorridano alla squadra, come invece nella passata stagione.
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