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Che fine ha fatto Verratti? Dove gioca oggi e perché non è stato più convocato in nazionale

Il talento di Marco Verratti è indiscusso ma oggi, a 31 anni appena compiuti, la nazionale pare per lui un lontano ricordo. Il motivo.

Marco Verratti
Marco Verratti (LaPresse) – calciomercato.it

Il calcio italiano degli ultimi anni è stato ed è popolato di centrocampisti di buon, se non ottimo livello. Tra gli altri, anche il pescarese Marco Verratti, ovvero un classe 1992 che in molti ricordano nelle esperienze al Pescara e poi al PSG, club nel quale ha militato per un lunghissimo periodo.

Oggi Verratti non fa più parte del giro della nazionale azzurra, ma negli ultimi tempi il giocatore non ha di certo negato l’interesse a rivestire quella maglia, che gli ha dato la gloria del titolo europeo nel 2021. In particolare, in una recente intervista al canale qatariota Alkass TV Sports, ha raccontato di sé e dei suoi rapporti con l’azzurro, un colore che non ha scordato e che, anzi, ha ben impresso nella memoria.

C’è chi si domanderà il perché della sua esclusione dalla lista dei convocati per le ultime partite dell’Italia. La spiegazione c’è.

Verratti e il presente all’Al-Arabi: il campionato qatariota si arricchisce del talento pescarese

Da pochi mesi centrocampista 31enne è entrato a far parte della rosa dell’Al-Arabi, club della Qatar Stars League, per una cifra pari a 45 milioni di euro versati alle casse del PSG. Si tratta di un palcoscenico sportivo di seconda seconda o terza fascia, ma è pur vero che il suo talento ha pochi eguali tra i calciatori italiani.

Il perché del trasferimento è legato a fattori economici che avranno sicuramente ingolosito l’atleta, come pure ad un’esperienza francese che ormai era giunta ai titoli di coda. In più i rapporti con il tecnico del PSG Luis Enrique erano praticamente inesistenti, dato che quest’ultimo aveva definito Verratti il prototipo del calciatore che non sopporta.

Ed è vero che Verratti ha sempre diviso gli appassionati di calcio per quel suo stile di gioco in cui non è mai mancata l’attitudine a prendersi qualche rischio di troppo, specialmente in fase di copertura e di impostazione della manovra dal basso.

A ben vedere, però, si tratta pur sempre di un centrocampista completo ed abile sia a difendere, che ad attaccare, con incursioni e passaggi chiave. Reattivo, molto agile, sa proteggere bene il pallone e spesso mette in mostra un dribbling efficace, magari per sfuggire a qualche marcatura asfissiante. Ottimo palleggio e visione di gioco contribuiscono a completare un profilo sicuramente degno di nota. Peraltro il calciatore originario di Pescara è versatile perché in grado di ricoprire il ruolo di regista difensivo, centrocampista puro e trequartista.

L’intervista a Marco Verratti, la gloria dell’azzurro e il ricordo più bello

Gufetto di Manoppello – questo il suo nomignolo – ha parlato dei suoi rapporti con l’azzurro, in una lunga intervista per il canale qatariota Alkass TV Sports. Secondo Verratti, Gianluigi Buffon è il miglior giocatore italiano di sempre, mentre Pirlo è stato l’idolo della prima giovinezza. Inoltre, il calciatore ha definito Carlo Ancelotti il suo miglior tecnico ai tempi del PSG.

Per quanto riguarda la sua esperienza in nazionale, Verratti ha spiegato che non sempre tutto è filato per il verso giusto, essendoci stati alti e bassi. Un saliscendi di emozioni che ha avuto i momenti peggiori nelle mancate qualificazioni ai campionati mondiali, e quello più bello nella finale di Wembley degli ultimi campionati europei. Ad Alkass TV Sports il calciatore ha infatti raccontato di aver vissuto un’atmosfera elettrizzante, giocando davanti a 90mila tifosi inglesi. Verratti ha altresì ricordato che quando fu suonato l’inno dell’Italia, era già certo in quel momento che la nazionale avrebbe portato a casa la vittoria.

Guardavo gli occhi dei miei colleghi seduti in panchina e in quel momento sapevamo che eravamo in 22 giocatori contro i 90mila tifosi presenti allo stadio. Eravamo concentrati, sapevamo che non avrebbero potuto segnare contro di noi, giocavamo un calcio molto difensivo e sapevamo come farlo, eravamo molto forti mentalmente e fisicamente e abbiamo dimostrato un ottimo calcio” – queste le sue parole.

Il perché dell’assenza dalla nazionale

Verratti ha oggi 31 anni quindi, almeno anagraficamente parlando, è ancora nel pieno della carriera professionistica e in grado di essere convocato in nazionale. Ebbene, secondo alcuni rumors provenienti dalla Francia, il calciatore avrebbe rifiutato la convocazione di Spalletti, ma il nuovo Ct della nazionale ha prontamente smentito tutto. L’ex tecnico del Napoli, infatti, ha rivelato di aver avuto una chiacchierata chiarificatrice al telefono con il talento pescarese, avente ad oggetto i motivi dell’esclusione.

Marco Verratti insieme alla moglie Jessica
Marco Verratti insieme alla moglie Jessica (LaPresse) – calciomercato.it

Ai giornalisti, durante la conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore degli Azzurri, Spalletti spiegò – in particolare – di non poter convocare Marco Verratti per scarso minutaggio.

Al momento il suo ritorno in nazionale resta un’incognita ed, anzi, capire se tornerà a far parte dei piani di Spalletti è assai arduo. Molto dipenderà anche dal cammino degli Azzurri nelle prossime partite.

Alcuni record di Verratti che non tutti conoscono

Dopo l’esperienza di gioventù al Pescara, l’atleta ha legato gran parte della sua carriera al PSG, squadra nella quale, con 30 trofei conseguiti, risulta il calciatore con più titoli. Tra i record, quello di vittorie in Ligue 1 e in Coppa di Francia.

Altro dato degno di nota è rappresentato dal fatto che Verratti è stato il terzo giocatore nella storia della nazionale italiana, dopo Raffaele Costantino e Massimo Maccarone, ad aver ottenuto la prima convocazione in nazionale azzurra senza aver esordito in Serie A. E ad oggi, salvo improvvisi colpi di scena con un ritorno in patria, il massimo campionato italiano è un palcoscenico in cui il campioncino abruzzese non è ancora stato visto.

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