Le dichiarazioni in esclusiva del giornalista de L’Equipe, ai microfoni di Calciomercato.it: si parla anche di Donnarumma, Maignan e Theo Hernandez
Il Milan rialza la testa, battendo il Psg di Luis Enrique, a San Siro. I rossoneri, dopo un periodo di crisi, rinascono dalle proprie ceneri e mettono nel mirino la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.
E’ stato un Milan diverso rispetto a quello visto all’andata, con Pioli che ha deciso di tornare al 4-2-3-1, con Loftus-Cheek trequartista.
Per parlare della svolta tattica dell’italiano, del match e dei tanti francesi del Milan, Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Valentin Pauluzzi, corrispondente a Milano per L’Equipe, Canal+ ed Europe 1: “E’ stato un Milan totalmente diverso tatticamente – esordisce il collega -, con Loftus-Cheek che è stato alzato su Ugarte, che ha fatto la sua peggiore partita da quando è arrivato a Parigi. Questo è stato un grande colpo tattico di Stefano Pioli. Il tecnico dei rossoneri si è preso una marea di fischi, ma alla fine le soluzioni riesce sempre a trovarle. Non è da sottovalutare poi il fatto che ieri il Milan sia riuscito a schierare l’undici titolare, contrariamente all’andata. C’è stata anche un’attenzione diversa su Mbappe, con Calabria e Tomori che sono stati bravi ad annullarlo. Ha funzionato anche Thiaw su Kolo Muani”.
Impossibile non parlare, poi, dei singoli e della prestazione di Leao, ieri sicuramente superiore a Mbappe: “Il gol è certamente bello, Rafa è rimasto più dentro la partita rispetto all’andata, facendo qualche ripiegamento difensivo. Però io ho notato che diverse sue iniziative morivano sulla trequarti – prosegue Pauluzzi -, sono convinto che l’uomo partita sia stato Loftus-Cheek nonostante sia stato responsabile del gol parigino. Leao è comunque in netta ripresa, era più di un anno che non segnava in Champions League e così ha messo fine a questa striscia negativa”.
La differenza tra Mbappe e Leao – “Ieri il francese è stato un giocatore normale, ma queste pause gli capitano certamente meno. Non è un extraterrestre e con la contromossa di Pioli è stato così fermato. C’è certamente divario tra i due, ma più a livello di atteggiamento, Leao fisicamente sarebbe anche più dotato di Mbappe, ma ha una capacità di mantenere il livello sempre alto. E’ questa la differenza”.
Impossibile non parlare anche di Donnarumma, che nonostante i fischi, è stato protagonista di un’ottima partita, al pari del collega del Milan, Maignan.
“Donnarumma è stato il migliore in campo dei francesi – ammette il collega – anche perché i suoi compagni non hanno giocato al loro livello. E’ stato bravo a resistere alla pressione e ha salvato un paio di gol, ma sula seconda rete non fa una grande figura. Maignan ieri ha dato più sicurezza, rispetto all’andata, ha fatto come gli è successo nelle ultime due stagioni, trasmettendo la giusta mentalità alla squadra. In Francia siamo contenti di avere uno dei migliori portieri al mondo. Sia Maignan che Donnarumma fanno parte dei top 5″.
Per quanto riguarda un possibile futuro di Maignan a Parigi, come si augurano tanti tifosi del Psg, molto dipenderà da Donnarumma – “Il Psg questa estate ha cambiato tanto, puntando sui francesi, facendo fuori Messi e Neymar e prendendo Kolo Muani e Dembele. Ci starebbe pure pensare di riportare a casa un altro nazionale, ma qui è diverso perché con l’argentino e il brasiliano c’erano delle criticità, con Donnarumma no. Non so se l’italiano riuscirebbe a trovare una squadra all’altezza del Psg, anche economicamente. Un futuro di Maignan al Psg non può certo che dipendere da Donnarumma”.
Il Milan è pieno zeppo di francesi e ieri tra i protagonisti della partita c’è stato anche Theo Hernandez. Il terzino è stato spesso criticato nell’ultimo periodo per prestazioni non all’altezza: “Ieri è stato costretto a fare una partita diversa, cercando di fare una prestazione attenta in difesa, ma lui lascia sempre tanto spazio agli attaccanti. Deve migliorare dal punto di vista della difesa passiva. E’ da quattro anni che sta al Milan e ha l’ambizione di vincere la Champions, ma non penso che ci sia nulla dietro al calo delle sue prestazioni. Ci sta però che sia un po’ logoro il rapporto con l’allenatore, ma è un discorso che vale per tutti, visto che Pioli è al Milan da quattro anni. Non c’è comunque da preoccuparsi più di tanto”.
Si parla anche di mercato e della possibilità del Milan di acquistare un centrale già a gennaio.
Pauluzzi non prenderebbe un giocatore giovane, ma punterebbe sull’esperienza: “Non so se è praticabile, ma io prenderei Laporte, non è un giovane, ma serve un elemento più esperto per la difesa, per completare l’organico. Un altro Pellegrino non penso sia giusto, e il Milan ogni tanto ha dimostrato di poter prendere elementi di esperienza”.
Sì al colpo Jonathan David – “Sta facendo un po’ più di fatica in questa stagione, ma ha le potenzialità giuste per poter far bene. E’ un giocatore giovane che ha già 4-5 campionati buoni alle spalle ed è chiaro che così sul sicuro”.
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