L’ex presidente ha ricordato alcuni dei numeri fatti registrare dal club nelle ultime stagioni
Mancano poco più di due settimane all’atteso match scudetto tra Juve e Inter, eppure da entrambe le parti si avverte già una certa tensione positiva da derby d’Italia. Una sfida che l’ex presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli ha commentato in diretta su TV Play questo pomeriggio.
Sebbene l’importanza del match, per Cobolli Gigli quella del 26 novembre a Torino non sarà una sfida da dentro o fuori per la squadra di Allegri: “L’Inter sta giocando bene, ha un buon allenatore e un grande manager come Marotta, ma vediamo cosa succede nel derby d’Italia tra due settimane. La Juve sta dando buoni segnali in termini di risultati e punti anche se non ancora in termini di gioco. Di sicuro sarà partita importante ma non determinante perché ufficialmente la Juve punta a chiudere tra le prime quattro ma per l’ambizione di un tifoso come me vedo anche la possibilità di vincere il campionato”.
Numeri, fino a questo momento, che per l’ex presidente fanno pensare ad una stagione da scudetto: “L’anno scorso la Juve è arrivata terza in classifica, poi è scesa a causa dei dieci punti di penalizzazione. E’ stata una situazione complicata tenuta a galla in termini di risultati che stanno dando ragione anche in questione settimane. A livello di numeri è al di sopra dell’ultimo anno in cui vinse il campionato anche se indubbiamente non ha mostrato un bel gioco in diverse occasioni”.
Cobolli Gigli ‘rimprovera’ la Juve: “In tre anni persi 650 milioni”
L’ex numero uno della Juve è stato inoltre critico rispetto alla gestione economica delle ultime stagioni.
Un trend che per Cobolli Gigli starebbe però cambiando: “Dobbiamo ricordare che la Juve ha perso 650 milioni in tre anni ed è stata costretta a fare aumenti di capitali segno che qualcosa non funzionava. Nel primo trimestre di questa stagione andrà ancora incontro a tante perdite ma, risparmiando sugli ingaggi si potrebbe ritrovare dei soldi e investirli nel mercato di gennaio. Nel caso arrivassero nuovi giocatori a centrocampo potrebbe cambiare l’atteggiamento di gioco della Juventus che ora ha una delle migliori difese e potenzialmente un grande attacco. Io ritengo che in prospettiva si può migliorare i risultati in termini d’estetica ma in questo momento sono più importanti i punti”.