Il CEO dei rossoneri spiega quanto sia importante per tutto il calcio italiano poter continuare ad usufruire del Decreto Crescita
Nel corso della lunga intervista rilasciata a Radio Serie A, Giorgio Furlani ha parlato anche del Decreto Crescita e di come esso stia dando una mano importante al calcio italiano.
Il CEO del Milan ha usato parole decise per far capire, come le nostre squadre rischierebbero di fare un passo indietro significativo se gli sgravi fiscali previsti dalla legge, venissero meno: “Il Decreto Crescita è l’unica leva competitiva che abbiamo, che aiuta tutto il sistema, perché ci consente di attirare talento che, di fatto, come squadre italiane non ci potremmo permettere e che perderemmo – afferma Furliani -. Mi sembra una follia andare contro il Decreto Crescita: avere talento e avanzare in Europa significa avere una maggior quota nei diritti televisivi europei e globali, e chiaramente nuovi sponsor”.
Non serve entrare nel dettaglio per capire come il Decreto Crescita abbia influenzato il calciomercato del Milan e di tante altre squadre italiane, ma basta soffermarsi un attimo su quanto accaduto nell’ultima estate: i rossoneri, con Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada, hanno, infatti, investito soprattutto all’estero, mettendo le mani su calciatori che sarebbe stato difficile portare in Italia senza gli sgravi fiscali del Decreto Crescita.
Milan, da Loftus-Cheek a Leao: il Decreto Crescita aiuta il Diavolo
Il Milan ha così acquistato calciatori di un certo livello com Ruben Loftus-Cheek e Christian Pulisic, garantendo loro stipendi importanti da quattro milioni di euro netti. L’inglese pesa a bilancio nella stagione 2023/2024 5,24 milioni lordi, qualcosa in più l’americano, 6,32 milioni, visto il suo arrivo dopo il 2 luglio. Discorso identico vale per l’Inter, che ha potuto portare in Serie A, Thuram.
E che dire di Rafa Leao? Anche con il portoghese si può ancora usufruire degli sgravi fiscali del Decreto Crescita: è evidente, anche in questo caso, come il rinnovo sarebbe potuto essere un po’ più complicato.
Come ha sottolineato Furlani, con questa legge è più semplice importare il talento in Italia e il talento aiuta a restare competitivi in un periodo storico in cui il calcio nostrano sta faticando a tenere il passo dei suoi competitor.
Il Decreto Crescita, dunque, se continuerà ad esserci, inevitabilmente influenzerà anche il mercato futuro del Milan. Da Jonathan David del Lille a Gimenez del Feyenoord, il nuovo grande bomber sarà quasi certamente straniero e il Decreto Crescita potrebbe dare una mano ad acquistarlo.