L’ad del Milan Furlani parla del ritorno di Zlatan Ibrahimovic: le parole alla radio ufficiale della Serie A
Il Milan si è rialzato con una vittoria fantastica contro il PSG. Può essere la svolta per i rossoneri che stava attraversando un momentaggio tra la batosta di Parigi, il ko con la Juve e ovviamente la sconfitta interna con l’Udinese. E uno svantaggio che si è ulteriormente allargato rispetto all’Inter capolista.
L’ad Giorgio Furlani ha parlato a ‘Radio Serie A’, che ha trattato parecchi argomenti a partire dalla questione stadio e ovviamente la vicenda Ibrahimovic. Lo svedese è praticamente ormai a un passo dal ritorno in rossonero: “Ibra, innanzitutto, è stato un grande calciatore ed è anche una grandissima persona di spettacolo, è un leader, un personaggio a tutto tondo, non solo del mondo del calcio. Ci sono delle conversazioni con lui. Non ti rispondo tecnicamente perché non ti so dare una tempistica esatta e neanche un ruolo, ma può solo far piacere ad una persona come, nel mio ruolo e come tifoso del Milan, poter tornare a lavorare con Ibrahimovic”. Furlani resta sostanzialmente vago, ma non può non confermare che il rientro in rossonero dello svedese si sta per materializzare.
Il dirigente del ‘Diavolo’ si sposta poi su altri argomenti di attualità a Milanello. A partire dalla Champions: “Cerchiamo di non esaltarci troppo nelle vittorie e di non deprimerci nelle sconfitte, ciò che conta è il progetto nel medio-lungo periodo”.
Furlani parla poi anche della questione stadio: “Stiamo avanzando sul progetto a San Donato: il target per noi è di essere pronti a fine 2028 con un nuovo stadio. Dico questa data mordendomi la lingua, perché nel 2018, quando sono entrato nel Milan, facemmo la presentazione di un progetto alla Uefa sul nuovo San Siro da concludere entro il 2023. E ora siamo qua. Avere uno stadio nuovo e di proprietà permette alle squadre di portare i tifosi non solo per la partita, ma anche per una mezza giornata trascorsa con la famiglia nella casa del Milan”. Sulla nuova Champions: “Il format nuovo ci permette di giocare più partite in Europa: sono match di alto valore. Offriremmo ai nostri tifosi più partite contro top club europei. Ci sarà un impatto economico positivo, il valore della competizione crescerà così come le squadre che vi parteciperanno. Io voglio sperare che il calcio italiano, se continuerà con questo trend positivo, potrà avere una quinta squadra in Champions”.
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